di Gabriele Bassani  Non ci saranno licenziamenti ma solo uscite volontarie, con incentivi economici fino a 72mila euro per i 222 esuberi confermati da Electrolux negli stabilimenti italiani. La firma dell’accordo tra sindacati e azienda è avvenuta al termine dell’ultimo incontro di coordinamento nazionale che si è svolto ancora una volta a Saronno a due passi dallo stabilimento di lavastoviglie di Solaro, dove gli esuberi sono 10 e tutti tra gli impiegati. Saranno tutte uscite volontarie con incentivo economico che può arrivare fino a 72mila euro. Il piano di ristrutturazione aziendale di Electrolux in Italia prevede per Solaro anche un maxi investimento da 102 milioni per rinnovare ulteriormente lo stabilimento di corso Europa su cui la multinazionale svedese dell’elettrodomestico punta molto per far crescere il settore delle lavapiatti di alta gamma destinate all’Europa e al nord America. Ma del piano specifico di riqualificazione dell’impianto di Solaro e dei suoi effetti nell’organizzazione del lavoro per aumentarne la produzione si parlerà più approfonditamente nell’incontro in programma martedì prossimo. Gli incentivi per chi decide di lasciare il posto di lavoro in Electrolux sono fissati in 3mila euro per chi ha maturato i requisiti per la pensione, 12mila per chi maturerà i requisiti della pensione entro un anno di Naspi, 25mila per chi aggancia la pensione entro due anni di Naspi e 72mila per chi non matura in 2 anni di Naspi i requisiti pensionistici.  "Un accordo – spiega il segretario nazionale Fim Cisl Massimiliano Nobis – che limita gli effetti della crisi che ha colpito il settore dell’elettrodomestico nel 2022, crisi causata in parte dalle difficoltà di approvvigionamento delle materie prime e dell’aumento dei costi energetici". Nel 2023 l’azienda dovrà mantenere gli impegni d’investimento nei cicli produttivi dei 5 stabilimenti italiani. Sul futuro dello stabilimento di Solaro, lo stesso Nobis aggiunge: "La delegazione sindacale ha sottolineato la necessità di ridurre i 118 pezzi l’ora, richiesti dall’azienda per sostenere la redditività dell’investimento, che può essere garantita anche con un aumento inferiore di pezzi l’ora. Durante l’incontro abbiamo inoltre richiesto di prevedere a regime della produzione annua dei volumi un incremento dell’occupazione dando precedenza a chi negli ultimi anni ha avuto contratti a termine con Electrolux di Solaro. Fondamentale coinvolgere i lavoratori del montaggio nel processo di definizione dei nuovi asset produttivi raccogliendo le loro valutazioni di intervento per migliorare le postazioni di lavoro sulle linee". Solo tra novembre e dicembre, infatti, nello stabilimento di Solaro non sono stati rinnovati circa 100 contratti a termine.

Cronaca

di Gabriele Bassani 
Non ci saranno licenziamenti ma solo uscite volontarie, con incentivi economici fino a 72mila euro per i 222 esuberi confermati da Electrolux negli stabilimenti italiani. La firma dell’accordo tra sindacati e azienda è avvenuta al termine dell’ultimo incontro di coordinamento nazionale che si è svolto ancora una volta a Saronno a due passi dallo stabilimento di lavastoviglie di Solaro, dove gli esuberi sono 10 e tutti tra gli impiegati. Saranno tutte uscite volontarie con incentivo economico che può arrivare fino a 72mila euro. Il piano di ristrutturazione aziendale di Electrolux in Italia prevede per Solaro anche un maxi investimento da 102 milioni per rinnovare ulteriormente lo stabilimento di corso Europa su cui la multinazionale svedese dell’elettrodomestico punta molto per far crescere il settore delle lavapiatti di alta gamma destinate all’Europa e al nord America. Ma del piano specifico di riqualificazione dell’impianto di Solaro e dei suoi effetti nell’organizzazione del lavoro per aumentarne la produzione si parlerà più approfonditamente nell’incontro in programma martedì prossimo. Gli incentivi per chi decide di lasciare il posto di lavoro in Electrolux sono fissati in 3mila euro per chi ha maturato i requisiti per la pensione, 12mila per chi maturerà i requisiti della pensione entro un anno di Naspi, 25mila per chi aggancia la pensione entro due anni di Naspi e 72mila per chi non matura in 2 anni di Naspi i requisiti pensionistici. 
"Un accordo – spiega il segretario nazionale Fim Cisl Massimiliano Nobis – che limita gli effetti della crisi che ha colpito il settore dell’elettrodomestico nel 2022, crisi causata in parte dalle difficoltà di approvvigionamento delle materie prime e dell’aumento dei costi energetici". Nel 2023 l’azienda dovrà mantenere gli impegni d’investimento nei cicli produttivi dei 5 stabilimenti italiani. Sul futuro dello stabilimento di Solaro, lo stesso Nobis aggiunge: "La delegazione sindacale ha sottolineato la necessità di ridurre i 118 pezzi l’ora, richiesti dall’azienda per sostenere la redditività dell’investimento, che può essere garantita anche con un aumento inferiore di pezzi l’ora. Durante l’incontro abbiamo inoltre richiesto di prevedere a regime della produzione annua dei volumi un incremento dell’occupazione dando precedenza a chi negli ultimi anni ha avuto contratti a termine con Electrolux di Solaro. Fondamentale coinvolgere i lavoratori del montaggio nel processo di definizione dei nuovi asset produttivi raccogliendo le loro valutazioni di intervento per migliorare le postazioni di lavoro sulle linee". Solo tra novembre e dicembre, infatti, nello stabilimento di Solaro non sono stati rinnovati circa 100 contratti a termine.

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