Effetto Green pass: +15% di lavoratori Atm malati

Oggi 272 assenti perché privi del certificato e altri 200 per motivi di salute: corse ridotte del 4% in superficie. Trenord: 55 senza carta verde

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di Giambattista Anastasio

Nel momento in cui il possesso del green pass diventa condizione indispensabile per poter lavorare, si registra un aumento anomalo dei lavoratori che si mettono in malattia, per l’esattezza un aumento pari al 15% rispetto ad una giornata tipo. Questo è quanto sta avvenendo in Atm. Quella di oggi, come noto, è una data spartiacque perché nei posti di lavoro entra in vigore l’obbligo del certificato verde: solo chi ce l’ha può prender servizio. I dipendenti dell’Azienda Trasporti Milanesi, così come quelli di Trenord e delle altre realtà del trasporto locale, non fanno eccezione. In questi giorni Atm e Trenord hanno inviato al proprio personale un ordine di servizio col quale si chiedeva di far sapere all’azienda se si fosse o no in possesso del green pass. Una richiesta legittimata da un decreto approvato dal Governo solo martedì sera e non senza travagli. Una richiesta finalizzata, ovviamente, ad organizzare al meglio le corse dei mezzi pubblici già da stamattina. E il responso è arrivato ieri.

In Atm sono 272 i lavoratori che hanno fatto sapere di non avere ancora il green pass. Buona parte di questi sono conducenti delle linee di superficie. Un numero non straordinario se si considera che in tutto il gruppo Atm il personale viaggiante conta 6mila unità e i dipendenti totali sono 10mila. Ma accanto a questi 272 che hanno apertamente dichiarato di non avere il certificato verde, ce ne sono altri che, evidentemente, hanno deciso di aggirare il problema mettendosi in malattia: non si spiega altrimenti l’aumento anomalo dei lavoratori che proprio oggi rimarranno a casa perché malati, un aumento pari al 15% rispetto ad una giornata tipo, come anticipato. Tradotto in numeri assoluti: oggi i lavoratori in malattia saranno 200, oltre ai 272 sprovvisti di green pass. Ma stamattina il numero di quanti rimarranno a casa per motivi di salute potrebbe aumentare.

Certo è che la somma delle assenze ingiustificate (quelle dei 272 lavoratori sprovvisti di green pass) e delle assenze per malattia (il 15% di cui si è appena detto) ha costretto Atm a rivedere il servizio dei mezzi di superficie e a ridurre del 4% le corse di autobus, tram e filovie. Un taglio che vale per oggi ma che con ogni probabilità dovrà essere confermato anche nei prossimi giorni. Sulle linee della metropolitana, invece, i tempi di attesa tra un treno e il successivo saranno un po’ più diradati del solito in alcuni momenti della giornata. Atm ha tamponato le assenze e ridotto il danno con il ricorso al personale reperibile.

Altrettanto ha fatto Trenord. In questo caso sono 55 i lavoratori che hanno segnalato di non avere la certificazione verde. Secondo quanto comunicato dall’azienda ferroviaria lombarda, 37 di questi sono macchinisti o capitreno. "Ad ora – precisano sempre da Trenord – non si registrano incrementi di assenze per malattia" e quindi, "salvo cambiamenti nelle prossime ore", il servizio dei treni regionali oggi non subirà modifiche. Sia l’una sia l’altra azienda mettono a disposizione dei propri dipendenti la possibilità di avere corsie preferenziali per sottoporsi a tamponi rapidi, validi per il green pass. Atm ha siglato un accordo per tamponi a prezzo calmierato (15 euro) con l’ospedale San Raffaele, Trenord con l’Istituto Auxologico e con lo stesso San Raffaele.

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