Edilizia, la rivolta contro i prezzi folli "Costi raddoppiati? Ritiro l’appalto"

Nuovo intoppo nel progetto Urban Village Navigli: abbiamo un piano B, corsa per rispettare i tempi

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di Andrea Gianni

MILANO

"Sapevamo essere un prodotto ricco e progettato da un architetto di fama ma l’offerta ricevuta esula da qualsiasi possibilità di negoziazione. Per questo abbiamo deciso di comunicarvi la nostra volontà di non convocare nemmeno un incontro per approfondire le offerte: non possiamo legittimare tali numeri". Una lettera firmata dal presidente del Consorzio Cooperative Lavoratori di Milano (Ccl) Alessandro Maggioni e dal dg Claudio Palmerini, rivolta alle imprese che hanno partecipato alla gara d’appalto per i lavori sull’area di via Pestalozzi 18, che sintetizza il "folle momento" attraversato dal settore dell’edilizia. Per costruire le case, infatti, le tre imprese in lizza hanno chiesto circa il doppio rispetto a quanto era stato messo in bilancio nel progetto, con un’impennata del prezzo finale che avrebbe fatto schizzare verso l’alto i costi per le famiglie in attesa da anni di un appartamento. Per questo, con una decisione con pochi precedenti, il Consorzio ha deciso, con l’accordo dell’assemblea delle famiglie, di comunicare alle imprese la "cessazione della gara d’appalto senza alcun incontro". "Stiamo pensando a un piano B – spiega Maggioni – che potrebbe consentirci di iniziare i lavori di costruzione entro aprile 2023, rispettando i tempi. Non potevamo permetterci una spesa che si sarebbe tradotta in un costo aggiuntivo di mille euro al metro quadro per gli appartamenti a edilizia libera. Al di là dell’aumento dei materiali e dei fattori globali che hanno fatto crescere i prezzi è in corso un fenomeno speculativo su Milano, anche per effetto dei bonus che hanno drogato il mercato".

Intanto, in attesa di sbloccare l’impasse, proseguono i lavori di scavo delle fondamenta del complesso che una volta ultimato ospiterà circa 120 famiglie. Famiglie che erano finite nella trappola di un progetto di cohousing naufragato, l’operazione Urban Village Navigli lanciata in pompa magna nel 2017 ed rimasta bloccata a causa della crisi della società promotrice. Il progetto è stato salvato da Ccl, che ha acquisito l’area con un’operazione dall’importo di 22,5 milioni di euro, prima che i prezzi dell’edilizia schizzassero verso l’alto. Nell’area in una zona di pregio a pochi passi dal Naviglio Grande, trasformata per anni in un "buco nero della città", sorgeranno quattro palazzine con spazi collettivi, fra cui aree per sport e coworking, rispettando il progetto originario, con la firma dell’archistar Cino Zucchi.

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