E resta da valutare l’impatto degli aumenti registrati nel 2022

In termini assoluti sono 225mila in Lombardia i nuclei in difficoltà

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Sono sostanzialmente stabili le famiglie in povertà energetica su tutto il territorio regionale. Secondo l’Oipe, Osservatorio italiano sulla povertà energetica (nella foto la presidente, Paola Valbonesi), che ha fatto, per la prima volta, un tentativo di stima a livello regionale, in Lombardia si parla del 5,3% delle famiglie nel 2021, -0,5% rispetto al 2020. La percentuale è più bassa rispetto all’8,5% di media italiana, e pone la Lombardia tra le regioni con minori criticità se paragonata a Puglia, Molise, Calabria, dove si supera il 16%. Tuttavia, rapportato alle circa 4.500.000 famiglie lombarde, il 5,3% si traduce in valori assoluti in circa 225mila nuclei che faticano ad affrontare i costi energetici. Il dato, peraltro, è riferito al 2021, quando la spesa energetica è aumentata di circa il 20% rispetto al 2020, a causa del forte aumento dei prezzi di gas ed elettricità a partire dal secondo trimestre. Come ricorda l’Oipe nel suo ultimo report di dicembre, alla fine del 2021, il prezzo finale dell’elettricità pagato in media dalle famiglie era aumentato del 35% rispetto all’anno precedente (+44% per le famiglie nella "maggior tutela", +26% per le famiglie nel libero mercato), mentre il prezzo del gas è cresciuto del 41%. Bisognerà, quindi, vedere come ha impattato l’andamento dei prezzi del 2022, ma l’aumento delle richieste di rateizzazione delle bollette e l’incremento costante di richieste di aiuto che arrivano ai servizi sociali dei Comuni fa pensare che ci sia stato un peggioramento.F.P.

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