Duello tra l’outsider Squeri e Ginelli

A sorpresa l’imprenditore 63enne ha conquistato il 33% dei voti, contro il 37% del centrosinistra

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di Alessandra Zanardi

Coi risultati definitivi arrivati solo in serata, San Donato va al ballottaggio. Ad affrontarsi al secondo turno saranno Gianfranco Ginelli e Francesco Squeri. Un risultato tutt’altro che scontato, quello della città di Enrico Mattei, dove la vera sorpresa delle amministrative 2022 è stato proprio l’outsider Squeri, imprenditore 63enne sceso in politica per la prima volta, portabandiera di una cordata civica composta da San Donato Futura e SandoLab. Col 33% dei voti, sarà lui a sfidare il 61enne Gianfranco Ginelli, vicesindaco uscente che, sostenuto da un ampio schieramento di partiti e liste civiche tra Pd, Sinistra Italiana, Europa verde, la Civica, Azione e Insieme per San Donato, ha ottenuto il 37,19% dei consensi. Al terzo posto, col 29,81% delle preferenze, Guido Massera, 59 anni, esponente di Fratelli d’Italia appoggiato anche da Forza Italia, Lega e dalla lista Greenland.

Sul voto di San Donato potrebbe aver pesato in parte l’astensionismo. Secondo un orientamento generale, anche la città del Sud-Est Milanese ha fatto registrare una percentuale di votanti inferiore rispetto a cinque anni fa: in questa tornata si è espresso il 50,29% degli aventi diritto contro il 53,64% del 2017. Un dato sul quale la classe politica dovrà interrogarsi.

Il risultato delle urne è arrivato dopo una campagna elettorale piuttosto accesa, dove i tre aspiranti sindaci si sono confrontati su vari temi e non sono mancate scintille sulle questioni più calde, dalla sicurezza alla revisione del piano urbano della sosta.

Diverse le sfide che il futuro primo cittadino dovrà affrontare, dal rilancio del centro sportivo ex Snam al Pratone, la grande area verde nel cuore della città. Sul tavolo ci sono poi la riqualificazione della Campagnetta, l’ipotesi di costruzione di una cittadella dello sport nel quartiere San Francesco, il rilancio della piscina di via Parri. Argomenti corposi, che di certo assorbiranno buona parte dell’operato della nuova amministrazione.

Intanto, da qui al 26 giugno si apre una nuova fase, nella quale potrebbe scattare la ricerca di alleanze e apparentamenti in vista del confronto finale. Il serbatoio di voti di Massera potrebbe giocare un ruolo importante in questa seconda tornata, facendo da ago della bilancia tra i due contendenti. E in città, per due settimane, torneranno a susseguirsi banchetti e dibattiti.

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