Due rive lo stesso fiume La vita

Andrea

Maietti

Non sei homo politicus, zio Athos? In verità siamo tutti animali politici, come pensava Aristotele. Poi ci sono i politici militanti, per i quali la politica è professione. Bisogna averne la vocazione e il talento. Anni fa, quando ancora facevo politica da prof al liceo Gandini, qualcuno di quelli che politicamente contano mi propose di candidarmi per le elezioni a Lodi. Lo ringraziai e continuai a fare politica in classe, leggendo Shakespeare o Hemingway, per tacere di Shelley la cui “Ode al vento occidentale” mi procurò l’etichetta di anarchico. L’essere discepolo di un maestro come Gianni Brera mi ha altre volte appiccicato l’etichetta di leghista da parte di chi Brera l’ha solo orecchiato.

Il Gioânn si proclamava nazional-comunista e votava per gli amici: "Non sarà coerenza politica – diceva – è almeno coerenza affettiva". Sono cresciuto all’oratorio, e stavo con don Primo Mazzolari: per lui cristiani e comunisti hanno molta strada da fare assieme: i cristiani in dovere di dare qualcosa in più. La sua amicizia con Davide Lajolo, comunista e direttore dell’Unità. Con don Primo sull’altra sponda, Lajolo si batteva per i diritti degli ultimi. Un giorno don Primo, affranto dall’incomprensione della sua chiesa, si recò da lui: "Vengo a scrivere per te". E Lajolo: "No, tu devi continuare a batterti dalla tua riva". Un po’, almeno un po’, di don Camillo e Peppone. Quando li rivedo, nei film che vi si sono ispirati, sento puntualmente un raspo alla gola.

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