Due omicidi e strade sempre ad alto rischio

Prima l’incidente fatale a Sabrina Franco. Poi Rosa Fabbiano ha ucciso la madre e il 13 dicembre un medico colpito a morte con l’accetta

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di Alessandra Zanardi

Incidenti, incendi e omicidi. Con la fine del 2022 vanno in archivio 12 mesi di cronaca che hanno segnato il Sud-Est Milanese con eventi anche drammatici.

L’anno si è aperto con l’incidente stradale che il 19 gennaio è costato la vita a Sabrina Franco, 38enne di San Donato. L’auto della giovane, una Opel Corsa sulla quale viaggiava anche la madre (rimasta a sua volta ferita), è stata travolta da una Volkswagen Passat che, a forte velocità, ha saltato il semaforo rosso tra la Paullese e via Angelo Moro, all’altezza di San Donato, provocando il tremendo scontro. Arrestato per omicidio stradale il marocchino alla guida della Passat.

Il 27 maggio un’operaia 58enne di Mediglia, Rosa Fabbiano, è stata arrestata con l’accusa di omicidio, vilipendio e occultamento di cadavere dopo che il corpo della madre, l’84enne Lucia Cipriano, è stato trovato, senza vita e fatto a pezzi, nella vasca da bagno dell’appartamento di Melzo, dove l’anziana abitava e la figlia le faceva regolarmente visita.

Nella notte tra l’1 e il 2 giugno un’azienda logistica di Peschiera Borromeo, la Cst di via Mattei, è stata distrutta da un incendio. Nessun ferito, ma un super lavoro per i vigili del fuoco. Ancor più devastante il rogo che il 7 settembre ha divorato la Nitrolchimica di San Giuliano, azienda di solventi e rifiuti speciali. Il bilancio è di 3 feriti fra gli operai della ditta (uno dei quali gravemente ustionato) e tanta paura per le aziende e le abitazioni del circondario. Accompagnato da forti esplosioni, l’incendio ha tenuto impegnati centinaia di uomini tra pompieri, vigili, carabinieri, volontari della Croce rossa e della Protezione civile.

Il 9 novembre a Segrate, a causa di un malfunzionamento della caldaia sottostante la loro stanza, due giovani di origine campana che soggiornavano nel residence Linate sono rimasti intossicati dal monossido di carbonio. Il 24enne Francesco Mazzacane è morto, mentre il compagno Pietro Caputo è rimasto gravemente ferito. Risultano ora indagati il legale rappresentante del residence e il manutentore della caldaia.

Il 13 dicembre all’esterno del pronto soccorso del policlinico San Donato il medico Giorgio Falcetto è stato aggredito a colpi di accetta, al culmine di una lite. È morto il giorno successivo per le gravi lesioni riportate. Arrestato l’aggressore, il 62enne rozzanese Benedetto Bifronte.

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