Donne, ebrei e migranti i più odiati sul web

La mappa dell'intolleranza di Vox: tra i bersagli anche omosessuali, musulmani e disabili

Lilliana Segre, 90 anni

Lilliana Segre, 90 anni

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Milano -  Donne, ebrei e migranti: sono le tre categorie più odiate su Twitter secondo l’ultimo rapporto pubblicato da Vox-Osservatorio sui diritti, con il progetto Mappa dell’intolleranza. Milano detiene il triste primato di essere fra le città più "biliose" (18.026 tweet negativi), seconda solo a Roma (45.070 odiosi “cinguetti” sul social Twitter). La ricerca dello scorso novembre - giunta al quinto anno in collaborazione con diversi atenei tra cui la Statale di Milano e il dipartimento di Sociologia della Cattolica di Milano - ha analizzato in totale 1.304.537 tweet, rilevati tra marzo e settembre 2020, dei quali 565.526 negativi (il 43% circa). Il bersaglio preferito dai “leoni da tastiera” sono le donne, argomento di quasi la metà dei tweet negativi (il 49,91%). "Forti, continuati, concentrati, gli attacchi contro le donne. Ma con una particolarità. Oltre agli onnipresenti atteggiamenti di “body shaming” (si tratta letteralmente di giudicare le forme del corpo delle persone, in particolare attraverso il web e i social network), molti attacchi hanno avuto come contenuto la competenza e la professionalità delle donne stesse" precisano i ricercatori della mappa di Vox. Che il lavoro delle donne "sia un co-fattore scatenante l’hate speech misogino è un elemento mai apparso con questa evidenza nelle precedenti rilevazioni", svelano. Seguono in seconda posizione gli attacchi contro gli ebrei (il 18,45% di tweet negativi sul totale). Altri bersagli sono migranti (14,40%) e islamici (12,01%), omosessuali (3,28%) e disabili (1,95%). Unico spiraglio di luce, fra troppe ombre, la mappatura evidenzia che i tweet negativi sarebbero in netta diminuzione rispetto all’anno passato (43% nel 2020 contro il 71% del 2019) ma questa riduzione designa una mutazione radicale del fenomeno, con veri e propri “picchi di odio”. Gli odiatori infatti si accaniscono contro le donne in occasione dei femminicidi mentre la liberazione e rientro in Italia di Silvia Romano ha corroborato l’odio via Twitter contro i musulmani. Il 25 aprile o il giorno del compleanno di Liliana Segre c’è stata una recrudescenza di odio verso gli ebrei. A proposito di antisemitismo, secondo l’ultimo Rapporto Eurispes dello scorso ottobre, il 15,6% degli italiani crede che la Shoah non sia mai esistita. Un dato in aumento: i negazionisti dell’olocausto erano il 2,7% nel 2004.  

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