Uccisa nel parco, Marilena indossava i guanti: no dna sotto le unghie

Eseguita l'auopsia sul corpo della 67enne

La polizia

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Milano, 24 novembre 2017 - Non è possibile stabilire se Marilena Negri si sia difesa dal suo aggressore prima di essere uccisa, giovedì mattina intorno alle 7, nel Parco Villa Litta di viale Affori, a Milano. La donna, che era a spasso col suo cane, indossava dei guanti per proteggersi dal freddo, circostanza che impedisce di accertare l'eventuale presenza di dna di chi l'ha assalita sotto le sue unghie. Un elemento che rende ancora piu' difficoltosa l'indagine coordinata dal pm Donata Costa che e' in attesa dei primi esiti (risultati completi tra 60 giorni) dell'autopsia eseguita stamattina nell'Istituto di Medicina Legale.

Inquirenti e investigatori, tra l'altro, stanno anche analizzando gli atti di alcune rapine avvenute a Milano negli ultimi mesi tra cui quella ai danni di una donna che camminava in viale Enrico Fermi, dieci giorni fa, con sua figlia neonata nel passeggino e che è stata aggredita con un coltello puntato alla gola. Dalla prima relazione che arriverà sul tavolo del pm nelle prossime ore si potrà capire meglio se la donna è morta a seguito della ferita al collo per dissanguamento o soffocamento o, ipotesi non esclusa, per infarto. Dalla ferita al collo, da quanto si saputo, non è uscito molto sangue. Il medico legale ha preso 60 giorni di tempo per una relazione autoptica completa. Solo con esami più approfonditi si potrà sapere se la donna è stata aggredita alle spalle o di fronte. Si cercano tracce biologiche dell'aggressore anche sui vestiti e sulla borsa della donna. 

Nel frattempo, il magistrato ha concesso il nulla osta per la sepoltura della 67enne che, dopo essere rimasta vedova, aveva un nuovo compagno, sentito anche lui in queste ore come tutta la cerchia di amici e conoscenti di Marilena. Nessun conto in sospeso, nessuna situazione di tensione sembra essere emersa nella vita tranquilla di Marilena Negri che, come tutte le mattine, era uscita di casa per il giro col suo beagle Liz, tappa fissa prima della Messa quotidiana. E' dunque aperta la caccia al killer della 67enne e non si esclude nessuna pista. Si aspettano anche gli esiti delle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona. 

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