"Donerò una nuova madonnina"

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"Leggere della madonnina rubata mi ha toccato il cuore. Mi sono talmente dispiaciuta per gli inquilini delle case popolari di via Martinelli 55 che ho deciso di donare loro 500 euro per poter acquistare una nuova statua. Sono in pensione, non navigo nell’oro ma faccio il sacrificio volentieri. Sono devota e so cosa si prova: vent’anni fa qualcuno rubò la madonnina di bronzo che avevo posato sulla tomba di mia madre al cimitero di Musocco e per me fu una sofferenza grande: come si fa a commettere un atto così vile? Un furto vigliacco ai danni di persone umili, che hanno perso un punto di riferimento importante". A parlare è la signora Cristina Meccariello, cinquantottenne di Seggiano di Pioltello, che dopo aver letto l’articolo sul Giorno, che raccontava della madonnina scomparsa dal cortile delle case del Comune di via Martinelli, tra la Barona e l’ultimo tratto del Naviglio Grande in territorio milanese, al confine con Buccinasco, ha deciso di intervenire in prima persona come benefattrice. "Ho deciso di offrire loro 500 euro per acquistare una nuova statua. I ladri, oltre a commettere un grave reato, hanno recato un grande dolore ai fedeli della Vergine. In cambio chiedo preghiere e la recita di una Ave Maria".

La scultura è scomparsa da un paio di settimane: quella grotta vuota resta una sofferenza, per le inquiline che se ne prendevano cura tutti i giorni e in generale per gli abitanti che solo guardandola si sentivano a casa. "Quella statua – racconta Margherita Luperto, di 89 anni, tra gli inquilini più attivi – era lì da 40 anni. Mio marito si era occupato di realizzare gratuitamente l’impianto di illuminazione. Noi ci tenevamo molto: la sua grotta non era solo un luogo di preghiera, visto che attorno a quel giaciglio abbiamo sempre organizzato momenti di socialità. Ringraziamo molto la signora che ha deciso di finanziare l’acquisto di una nuova statua: a lei assicuriamo non solo preghiere ma anche una targa con il suo nome. Tutti devono sapere chi è la nostra benefattrice". Contenti gli inquilini ma anche la custode Sabrina Camasso: "Quella statua era veramente un punto di riferimento, non solo per la preghiera. La prossima madonnina sarà ancorata al piedistallo con del cemento, in modo che nessuno possa più portarcela via".

M.V.

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