Suicidio assistito, Cappato assolto: "Il fatto non sussiste" / VIDEO

Applausi, in aula, dopo la lettura della sentenza. Durante il processo Cappato ha ricevuto la notizia della morte della madre malata.

Cappato abbraccia la fidanzata di DJ Fabo, Valeria Imbrogno

Cappato abbraccia la fidanzata di DJ Fabo, Valeria Imbrogno

Milano, 23 dicembre 2019 -  Assolto "perchè il fatto non sussiste". Si è chiuso così il processo milanese che vedeva l'esponente dei Radicali, Marco Cappato, imputato per aiuto al suicidio dopo aver accompagnato il 40enne Fabiano Antoniani, conosciuto con il nome d'arte di Dj Fabo, a morire in una clinica svizzera con la procedura del suicidio assistito. I giudici togati e popolari della Corte d'Assise di Milano hanno accolto la richiesta di assoluzione avanzata dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano sulla base della sentenza della Corte Costituzionale che ha sancito la non punibilità del reato di aiuto al suicidio in presenza di determinate condizioni.

La lettura del verdetto è stata accolta con gli applausi dei presenti in Aula. Assente Marco Cappato, che ha appreso della morte della madre proprio durante l'udienza e ha lasciato il tribunale.

 Anche la difesa di Marco Cappato aveva chiesto in mattinata l'assoluzione dell'esponente dei radicali, invitando la Corte a fare "un passo avanti" e di avere "coraggio giuridico". L'avvocato Francesco di Paola ha in sostanza spiegato che dal momento in cui la Corte  Costituzionale ha detto di legiferare "lo ha fatto per individuare quella norma che trasfonda nell'ordinamento il principio dell'articolo 32, secondo comma, della Costituzione e cioè quello che nessuno può essere sottoposto a trattamenti sanitari senza il proprio consenso", ha precisato il legale fuori dall'aula. Nel corso della sua arringa l'avvocato, che difende Cappato assieme al collega Massimo Rossi, ha tenuto a precisare che "sono state aperte le strada da parte della Corte Costituzionale delle scriminanti procedurali che fanno venire meno la illegittimità del fatto nel momento stesso in cui si compie".

"E' una giornata storica e un grande risultato perche' la decisione della Corte realizza pienamente il significato dell'articolo 2 della Costituzione che mette l'uomo al centro della vita sociale e non anche lo Stato". Lo ha detto il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano dopo la sentenza che ha assolto Marco Cappato, aggiungendo che "ora e' compito del legislatore colmare le lacune che ancora ci sono".

"Fabiano mi avrebbe chiesto di festeggiare, siamo arrivati alla vittoria per lui: ha sempre combattuto, sono felice. La battaglia continua per tutti gli altri, quando ha iniziato voleva proprio che fosse una battaglia di libertà per tutti e oggi ci è riuscito". Così Valeria Imbrogno, fidanzata di Fabiano noto come dj Fabo commenta la sentenza di assoluzione per Marco Cappato. A chi le chiede se manca una legge sul fine vita replica, "ora spero che avvenga anche qualcosa a livello politico".

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