Divieto di riscaldamenti a gasolio, per ora i giudici stoppano il Comune

Milano, il Consiglio di Stato accoglie l’istanza cautelare di due società contro il Regolamento per la qualità dell’aria

Protesta contro l’inquinamento in piazza Duomo

Protesta contro l’inquinamento in piazza Duomo

Milano, 23 luglio 2022 - Il Consiglio di Stato stoppa il divieto comunale di utilizzo di impianti di riscaldamento a gasolio, kerosene, altri distillati leggeri e medi di petrolio e loro emulsioni e biodiesel. Il divieto – previsto nel Regolamento per la qualità dell’aria approvato dal Consiglio comunale il 10 dicembre 2020 e inserito nel Piano Aria Clima di Palazzo Marino – sarebbe dovuto entrare in vigore il prossimo 1° ottobre, ma così non sarà, a meno di sorprese ulteriori. Sì, perché l’ordinanza dei giudici di secondo grado datata 14 luglio ha accolto l’istanza cautelare proposta dai ricorrenti – Cristoforetti Servizi Energia Spa e S. Valli snc – contro il Comune di Milano: non è una decisione definitiva, ma al momento è tutto congelato. La Sezione Quarta del Consiglio di Stato presieduta da Francesco Gambato Spisani, infatti, precisa che "le doglianze articolate nell’appello, per la loro complessità, necessitano di una disamina più approfondita, da effettuarsi nella consueta sede di merito" e che "ad un primo esame, tipico di questa fase cautelare, l’appello manifesta sufficienti profili di fumus boni iuris, in particolare, relativamente alla questione inerente alla possibile violazione delle norme euro-unitarie".

L’ordinanza dei giudici amministrativi di secondo grado ribalta, almeno per ora, la sentenza di primo grado del Tribunale amministrativo regionale della Lombardia del 19 ottobre 2021. Un ribaltamento che è un duro colpo per una delle misure su cui il Comune contava per ridurre l’inquinamento in città. Il provvedimento, però, per adesso cancella l’articolo 3 del Regolamento per la qualità dell’aria, articolo 3 che prevedeva il divieto di installare e, dal 1° ottobre, di utilizzare "generatori di calore per impianti termici civili aventi potenza termica nominale inferiore a 3 MW o ad essi assimilati ai sensi della normativa regionale vigente, nonché apparecchi di riscaldamento localizzato alimentati con i seguenti combustibili: gasolio, kerosene e altri distillati leggeri e medi di petrolio e loro emulsioni; biodiesel".

Aldo Ugliano, presidente dell’associazione Ambiente ed Energia, commenta: "Questa decisione è amaramente sorprendente perché l’amministrazione comunale milanese ha davvero impegnato risorse e volontà per dare una mano ai condomini per abbandonare un combustibile notoriamente avversario della salute dei cittadini per passare a gas o teleriscaldamento, certamente meno inquinanti. Una questione del genere avrebbe meritato un altro tipo di pronunciamento da parte del Consiglio di Stato, pur trattandosi di un’istanza cautelare e non di una decisione definitiva". Ugliano, subito dopo, aggiunge: "Mi auguro che il Comune porti avanti nuove iniziative tese a fare in modo che questo pronunciamento possa essere modificato nella decisione di merito".

Non è la prima volta che i giudici amministrativi affossano misure previste nel Piano Aria Clima del Comune. Nel dicembre scorso, il Tar ha cancellato la parte del Regolamento che impone l’obbligo per i punti vendita di benzina di dotarsi di infrastrutture per la ricarica di mezzi elettrici. Il sì al ricorso di Assopetroli ha fatto venir meno uno dei capisaldi della politica di transizione ambientale dell’amministrazione Sala. il Tar ha evidenziato "l’atteggiamento più radicale del Comune di Milano" rispetto alla legge regionale, che prevede alcune deroghe legate all’ubicazione del distributore, alle dimensioni e al volume di carburante erogato. Tradotto: l’obbligo generalizzato introdotto da Palazzo Marino, che tira in ballo pure i distributori di medie e piccole dimensioni, e la conseguente estensione della "portata dell’onere economico dell’installazione delle colonnine" non hanno "copertura normativa". Adesso si attende il pronunciamento del Consiglio di Stato per confermare o smentire questa decisione.

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro