Divieto di fumo all'aperto? Un milanese su cinque ha il vizio della sigaretta

Secondo un’indagine Doxa del 2017, tre su quattro non vogliono smettere. È tabagista il 25% dei giovani di età fra 15 e 24 anni

Fumare sarà presto vietato a Milano alle pensiline del tram

Fumare sarà presto vietato a Milano alle pensiline del tram

Milano, 20 gennaio 2020 -  Quanti sono appassionati di “bionde“ sotto la Madonnina? Dati “freschissimi“ non ce ne sono. Secondo un’indagine che la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – Lilt di Milano aveva commissionato alla Doxa nel 2017, in occasione della Giornata Mondiale senza Tabacco (31 maggio), il numero di fumatori milanesi è in leggero calo: il 19% nel 2017 contro il 20% del 2016. Lo stesso vale per il consumo medio giornaliero di sigarette che era sceso a 9,9 nel 2017 contro le 10,5 dell’anno precedente. Il 74% ha dichiarato di non voler spegnere per sempre la sigaretta: nel 2016 era, invece, il 63%. E solo il 23%, contro il 26% del 2016, è intenzionato a smettere di fumare. Tra i giovani dai 15 ai 24 anni il 25% è fumatore, mentre il 68% ha dichiarato di non aver mai fumato. È, però, alta la percentuale di giovani che non ha intenzione di smettere, il 67%, contro il 25% che vuole invece spegnere per sempre la sigaretta. Secondo i dati dell’indagine Lilt Milano, i milanesi che fumano mostrano in ogni caso attenzione alla forma fisica (74%) e all’alimentazione (87%). Per quanto riguarda i giovani fumatori, l’83% è attento alla forma fisica e l’81% all’alimentazione: i ragazzi sono consapevoli che le sigarette possano creare dipendenza ma l’80% di loro non rinuncia a spegnerle.

Con il divieto del fumo nei locali pubblici chiusi, il 10 gennaio 2005, entrava in vigore la cosiddetta Legge Sirchia, dal nome del ministro della Salute che la propose. Da allora a oggi "i fumatori in Italia sono diminuiti di circa un milione" ed è "cresciuta la consapevolezza rispetto ai danni dell’uso del tabacco" come mostrano le richieste di aiuto al Telefono Verde che, in questi 15 anni si sono quintuplicate. A fare il punto della strada percorsa è stato qualche giorno fa l’Istituto Superiore di Sanità. Alla Legge Sirchia sono seguiti altri provvedimenti, tra cui, nel 2016, il recepimento della direttiva europea che ha introdotto il divieto di fumo in macchina in presenza di bambini e donne incinta, nei giardini degli ospedali, così come i nuovi pacchetti con le immagini e il testo che coprono il 65% della superficie per avvisare dei rischi collegati al fumo. Un percorso, grazie al quale, come rilevato dall’ultima indagine condotta dall’Iss, i tabagisti sono passati da 12.570.000 del 2005 a 11.600.000 fumatori nel 2019. Mentre il numero delle telefonate dei cittadini che chiedevano aiuto per smettere di fumare al telefono verde Fumo dell’Iss 800.554.088 è aumentato sistematicamente passando dai 2.600 contatti annui nel 2005 a 11.100 nel 2019.

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