"Il sindaco di Lainate ha il dovere di rispondere entro 30 giorni ai 350 cittadini che hanno sottoscritto la petizione popolare per chiedere di individuare un luogo dignitoso per la dispersione delle ceneri. Noi abbiamo depositato il testo e le firme lo scorso 23 maggio quindi di giorni ne sono passati più di 60. Per questo motivo abbiamo presentato una diffida a rispondere, altrimenti faremo una segnalazione all’autorità giudiziaria". Amareggiato ma non rassegnato, Claudio Stellari, promotore e primo firmatario della petizione ha inviato nelle scorse ore la diffida al sindaco lainatese Andrea Tagliaferro. Insieme a Rita Pontone, mamma di Ilaria Sveva Vistosi, morta lo scorso 30 gennaio a soli 25 anni per un sarcoma rarissimo, che aveva espresso come ultimo desiderio quella di dispendere le ceneri in un Bosco del Ricordo, nei mesi scorsi ha promosso la petizione per sollecitare l’amministrazione comunale a realizzare un luogo dignitoso a svolgere questa funzione, come previsto dall’attuale normativa.  Nei mesi scorsi Stellari e altri cittadini hanno costituito un Comitato per l’accesso ai diritti (che non vengono rispettati) e tra questi c’è anche quello della dispersione delle ceneri, "sia la legge nazionale sia il regolamento della polizia mortuaria garantiscono la dispersione delle ceneri in natura ma a Lainate non è garantito, noi abbiamo chiesto più volte al Comune di garantire questo diritto, ma non abbiamo ricevuto nessuna risposta. Ora non danno risposta neppure ai 350 cittadini che hanno sottoscritto la petizione.  Le ceneri hanno la stessa dignità e gli stessi diritti di una salma e come tale vanno considerati", concludono i primi firmatari. Ro.Ramp.

Cronaca

Lainate



"Il sindaco di Lainate ha il dovere di rispondere entro 30 giorni ai 350 cittadini che hanno sottoscritto la petizione popolare per chiedere di individuare un luogo dignitoso per la dispersione delle ceneri. Noi abbiamo depositato il testo e le firme lo scorso 23 maggio quindi di giorni ne sono passati più di 60. Per questo motivo abbiamo presentato una diffida a rispondere, altrimenti faremo una segnalazione all’autorità giudiziaria". Amareggiato ma non rassegnato, Claudio Stellari, promotore e primo firmatario della petizione ha inviato nelle scorse ore la diffida al sindaco lainatese Andrea Tagliaferro. Insieme a Rita Pontone, mamma di Ilaria Sveva Vistosi, morta lo scorso 30 gennaio a soli 25 anni per un sarcoma rarissimo, che aveva espresso come ultimo desiderio quella di dispendere le ceneri in un Bosco del Ricordo, nei mesi scorsi ha promosso la petizione per sollecitare l’amministrazione comunale a realizzare un luogo dignitoso a svolgere questa funzione, come previsto dall’attuale normativa. 
Nei mesi scorsi Stellari e altri cittadini hanno costituito un Comitato per l’accesso ai diritti (che non vengono rispettati) e tra questi c’è anche quello della dispersione delle ceneri, "sia la legge nazionale sia il regolamento della polizia mortuaria garantiscono la dispersione delle ceneri in natura ma a Lainate non è garantito, noi abbiamo chiesto più volte al Comune di garantire questo diritto, ma non abbiamo ricevuto nessuna risposta. Ora non danno risposta neppure ai 350 cittadini che hanno sottoscritto la petizione. 
Le ceneri hanno la stessa dignità e gli stessi diritti di una salma e come tale vanno considerati", concludono i primi firmatari.
Ro.Ramp.

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Dispersione delle ceneri, "il sindaco ci risponda"

I 350 cittadini: ignorata la petizione per chiedere di individuare un luogo, presentata una diffida

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