Discoteche nel baratro Dateci certezze

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Alberto

Baldaccini*

Nessuno sa dirci quando riapriremo. A livello ufficiale un mese fa c’è stato un incontro con il ministero della Attività produttive ma per ora grandi novità non ci sono. Mi sembra che non ci sia neanche la volontà di parlare di una riapertura delle discoteche. Oggi molti locali sono già falliti, quando il debito raggiunge il 100-150% del fatturato è impossibile che si riesca a rimborsarlo. Siamo il settore più massacrato, non è una sensazione ma un’evidenza, assieme alle palestre e al mondo dei concerti.

Oggi sono esattamente 13 mesi che siamo chiusi, può darsi che riapriremo, magari non col marchio Hollywood ma come ’Hollywood corso Como’. Riapriremo a settembre, a dicembre? Chi lo sa...dipende da tante variabili. Oggi il problema vero è l’assoluta mancanza di certezze. Capisco che è stato difficile dare certezze finora ma oggi elementi per dare delle tempistiche ci sono, anche in base al piano vaccinale. Sarebbe utile avere delle date, così è difficile programmare anche la sopravvivenza. All’Hollywood ci sono circa 15 dipendenti, se consideriamo le altre società del medesimo gruppo arriviamo a 300. Chi è rimasto si trova in cassa integrazione, altri invece si sono licenziati e hanno trovato lavoro altrove. Se faranno aprire le discoteche in autunno inoltrato spero che il Covid non desti più quella gravità sanitaria di oggi perché auspico che il 70% della popolazione sia stata vaccinata e a quel punto non avrebbe più senso limitare le attività.

Tecnicamente nel settore potremmo andare avanti 5 anni come 5 giorni, tutto dipende dai tuoi creditori, è tutto nelle mani loro, dello Stato, dei fornitori. Dipende dalla capacità che hai di convincerli a non farti fallire. Oggi il settore è talmente iperindebitato che non ha le risorse e nessuno è salvo dal rischio di fallimento.

*Discoteca Hollywood

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