Disco Boccioni: sfuma l’occupazione

Fine delle proteste dopo il blitz di alcuni esterni che hanno rovinato anche le opere d’arte degli studenti

di Simona Ballatore

Sfuma l’occupazione al liceo artistico Boccioni. Come successo al classico Parini la scorsa settimana, il blitz di alcuni ragazzi esterni ha messo la parola “fine“ in anticipo. Ieri alle 18.30, dopo ore e ore di assemblea con studenti, preside, genitori e insegnanti, il Boccioni è stato liberato di "comune accordo". Oggi gli studenti sistemeranno tutto e torneranno sui banchi. Un video diramato sui social mostrava il liceo trasformato in discoteca; durante la notte le opere d’arte realizzate dagli studenti in occupazione sono state imbrattate e la situazione è sfuggita di mano. "L’occupazione, per quanto la si condanni, stava andando bene – commenta il preside Domenico Balbi –. Fino all’assemblea di ieri (mercoledì, ndr) non hanno perso tempo gli studenti, hanno presentato i loro lavori, ritinteggiato le aule, realizzato murales. Hanno discusso di guerra, attualità, alternanza scuola-lavoro con i collettivi. Avevo chiesto già nell’assemblea di mercoledì di terminare l’occupazione vera e propria ma mi avevano ribadito la necessità di socializzare e completare il percorso. Poi nella notte qualche facinoroso del Boccioni ha fatto entrare ragazzi da fuori". E si è rovinato il quadro. Discoteca improvvisata, scontri fra liceali ed esterni: "Hanno portato discordia, infatti sono stati imbrattati anche i loro murales e gli studenti erano dispiaciutissimi – prosegue Balbi –. Hanno ammesso di non avere saputo gestire la situazione. E così l’occupazione è sfumata". Nel frattempo però proseguiranno i lavori: "È stata firmata una convenzione con Città Metropolitana e Comune di Milano per ripulire la parte della facciata imbrattata dai vandali – spiega il dirigente scolastico –. Nelle ore di Pcto (ex alternanza scuola-lavoro) i ragazzi potranno non solo completare i murales interni ma anche occuparsi della parte bassa della facciata della scuola, mostrando a Milano quello che sanno fare".

Prosegue nel frattempo l’occupazione del liceo scientifico Volta. "L’obiettivo è restare fino a sabato", confermano da via benedetto Marcello. Stessa idea dei compagni dell’istituto Cremona Zappa. Anche al Volta un consiglio d’istituto straordinario si è chiuso a notte fonda: "Si è protratto per circa tre ore e mezza, consistenti per la maggior parte in lunghi interventi di genitori e insegnanti – sottolinea l’assemblea permanente in una nota –, si è fatto leva anche su questioni private, provocando stress negli interessati. Abbiamo avuto tre attacchi di panico dovuti a questo sconfinamento nel dialogo. Consideriamo gli insegnanti come una risorsa e un interlocutore fondamentale della nostra occupazione. La nostra scelta è di non rinunciare al confronto". Si è lavorato così ricucendo la frattura: "La tensione comincia ad allentarsi. Stiamo iniziando ad aprire un dialogo propositivo con i prof": il bilancio di fine giornata dell’assemblea permanente del Volta, mentre si chiude l’autogestione al polo civico Manzoni e vanno in scena un sit-in al Leonardo Da Vinci e uno sciopero al Russell.

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