Dipendenze Ora cambiamo paradigma

Simone

Feder*

abbiamo attesa 12 anni. 144 mesi in cui il nostro impegno e la nostra presenza nel mondo delle dipendenze è stata costante e totale. Dodici anni sono passati e la Conferenza nazionale sulle dipendenze doveva essere un punto di ripartenza, uno sguardo nuovo e stimolante che potesse consegnare agli addetti ai lavori, ma non solo, nuovi scenari di intervento e, soprattutto, prospettive e sguardi differenti di approccio all’altro.

Rabbrividisco, e non è l’inverno che arriva, al pensiero di dover ancora pensare al contrasto alle dipendenze associato a concetti legati a ‘riduzione’ e ‘accompagnamento al consumo’, quasi come se il nostro unico obiettivo debba essere limitare i danni di un cataclisma irrefrenabile, di una guerra persa in partenza, di un’esistenza segnata e irrecuperabile.

Questi anni trascorsi a fianco dei più sofferenti, dei dimenticati da tutti, mi hanno insegnato quanto sia necessario oggi, un modello di intervento totalmente differente, che si prenda carico dell’uomo nella sua totalità e, soprattutto, senza prescindere dalla sua dignità, sacra e inviolabile. Un approccio che parta dalla necessità di sentire l’altro come persona portatrice di potenzialità di cambiamento, risorsa per gli altri e, anche nelle situazioni più disperate, degna di proposte di vita, non di morte. Credo fortemente che sia fondamentale cambiare punto di vista, rivoluzionare un sistema che ancora oggi mette davanti alle sofferenze degli uomini il profitto, l’economico, l’apparenza. Solo un radicale cambio di paradigma potrà rendere questi momenti spazi di confronto e vera riforma, ma dobbiamo partire da una concezione di Uomo che purtroppo ancora sento lontana e scomoda. Un Uomo che è prima di tutto risorsa e non problema, portatore di diritti e germoglio di soluzioni, destinato non alla sopravvivenza ma ad un futuro di speranza.

*Psicologo

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