Diffamazione contro Selvaggia Lucarelli, Fabrizio Corona in Tribunale: "Processo del c..."

L'ex fotografo dei vip si sfoga all'arrivo al Palazzo di Giustizia: "Con tutti i poblemi che abbiamo..."

Fabrizio Corona arriva in tribunale

Fabrizio Corona arriva in tribunale

Milano - "Con tutti i problemi che ci sono in Italia, perchè fanno questi processi del c....". Così Fabrizio Corona si è sfogato davanti a giornalisti e cameraman che lo attendevano in Tribunale a Milano davanti all'aula di un processo che vede l'ex fotografo dei vip imputato per diffamazione nei confronti della giornalista e blogger Selvaggia Lucarelli.

Il 'casus belli' è rappresentato da serie di affermazioni rese da Corona nel 2018 dagli schermi di "Non è l'Arena", trasmissione tv di La7 condotta da Massimo Giletti: "Penso - aveva detto l'ex fotografo parlando della blogger - che abbia accanimento e frustrazione contro di me e anche un pò di gelosia perché non ci sono mai stato. Perché sono anni e anni che vuole il mio corpo e io non glielo do". Lo stesso concetto poi ribadito da Corona in due post pubblicati sul suo profilo Instagram: "È ossessionata da me". Quanto è bastato per spingere Selvaggia Lucarelli a presentare querela per diffamazione contro di lui.

Ad attendere Corona in Tribunale c'era anche il suo 'storico' difensore, l'avvocato Ivano Chiesa, che si è detto d'accordo con lui: "Con tutti i problemi che abbiamo e che Fabrizio ha, questo processo ce lo potevamo evitare". Secondo il legale, tutto è nato da alcuni "commenti salaci della Lucarelli che a loro volta hanno determinato la reazione di Fabrizio. La signora Lucarelli ha querelato Fabrizio per quello che lui ha detto e scritto e noi ci difendiamo spiegando che c'è una ragione. I commenti e i post della Lucarelli hanno rischiato di farlo tornare in galera, perché venivano raccontati episodi che potevano influire sulla correttezza della sua esecuzione della pena e questo ha determinato la sua reazione". L'avvocato ha poi sintetizzato la linea difensiva: "La diffamazione, ammesso che ci sia, è un reato scriminato se commesso con lo stato d'animo determinato dal fatto ingiusto altrui!"