"Dietro le luci, la povertà. Ora un patto per il lavoro"

Il segretario generale della Cisl milanese Gerla: aiutiamo i più fragili "I rapporti con la giunta Sala? Solo se si cammina insieme si centrano obiettivi"

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di Andrea Gianni

Un grande "patto per il lavoro a Milano" che, per la prima volta, mette attorno a un tavolo Comune, sindacati, imprese, associazioni di categoria, mondo della scuola e dell’università e terzo settore. Carlo Gerla, confermato segretario generale della Cisl Milano Metropoli per i prossimi quattro anni (182mila iscritti, 147 sedi e recapiti), delinea la strada e chiede "maggior coinvolgimento dei sindacati sul fronte del Pnrr".

Gerla, che effetti concreti avrà il Patto per il lavoro?

"Una parte importante dell’impegno è dedicata alle politiche attive, per prendersi carico delle persone più in difficoltà con azioni specifiche, sfruttando meglio anche il sistema delle doti regionali. Vogliamo reinserire nel lavoro i più fragili e fare in modo che nessuno resti escluso dalla ripresa, più in generale salvaguardare l’occupazione e gestire la transizione verso un modello di lavoro che è cambiato. L’assessora al Lavoro Alessia Cappello ha detto, durante il nostro congresso, che dovremmo chiudere questo processo a marzo. Una bella sfida per tutta la città".

Milano è al bivio tra crisi e ripresa. Quali settori stanno ancora soffrendo?

"Il turismo, ma in generale il commercio. Milano resta una città con due facce. Una luminosa e l’altra oscura. La povertà aumenta, il costo della vita e della casa sta diventando insostenibile per le famiglie".

La ripresa rischia di essere solo di facciata?

"Segnali confortanti ci sono, ma in parallelo si aprono nuovi problemi, dalla difficoltà di reperimento delle materie prime al costo dell’energia. Il nostro osservatorio ci dice che Milano soffriva già da prima del 2020, e la pandemia ha dato il colpo di grazia a situazioni problematiche anche perché il 75% dell’economia milanese è legata ai servizi. I licenziamenti ci sono stati, ma la cassa integrazione è riuscita a frenare l’emorragia".

Fra sindacati e Comune ci sono state anche recenti frizioni. Come sono i rapporti con la Giunta Sala?

"Ogni tanto c’è un confronto duro, ma alla fine si riesce a trovare una sintesi. Si raggiungono obiettivi solo se si cammina insieme, se si va separati si creano solo macerie. In generale, nell’autonomia dei ruoli, i rapporti sono buoni".

Venerdì gli studenti hanno manifestato contro l’alternanza scuola-lavoro. Il sistema va rivisto?

"Di sicuro è da rivedere, bisogna combattere gli abusi e in generale servono misure più efficaci contro gli infortuni sul lavoro".

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