Diesel, divieti da gennaio: 12 milioni per sostituirli

Gli incentivi di Comune e Regione

La Commissione europea ha deferito l'Italia per gli alti livelli di smog (NewPress)

La Commissione europea ha deferito l'Italia per gli alti livelli di smog (NewPress)

Milano, 21 giugno 2018 - Piaccia o no, la Low Emission Zone (Lez) è dopodomani. Per chi viaggia su un’auto che rientra tra le categorie ambientali colpite dal provvedimento, la data del 21 gennaio 2019 è vicina, anzi vicinissima. Da quel giorno, meglio ricordarlo, scatterà il divieto di ingresso in città per i veicoli diesel Euro 0, 1, 2 e 3 senza filtro antiparticolato (fap), per quelli a benzina Euro 0, per i moticicli Euro 0 a due tempi e per i camion oltre i 12 metri di lunghezza. Da ottobre del 2019 il divieto sarà esteso ai diesel Euro 4, dal 2024 ai diesel senza fap e dal 2025 ai diesel Euro 5. Le telecamere installate sui 180 varchi che scandiranno il perimetro di Milano monitoreranno il rispetto del divieto. I giorni di validità della zona a traffico limitato grande come tutta la città non sono ancora ufficiali ma il Comune è orientato a istituirla dal lunedì al sabato, dal primo mattino (7 o 7.30) fino alla sera (fino alle 20 o alle 21).

Considerata la data di entrata in vigore del provvedimento e l’estensione territoriale e temporale dei divieti da esso previsti, bisogna correre anche dal punto di vista delle agevolazioni per i proprietari delle auto messe al bando. La misura più importante ed efficace è concedere incentivi economici per chi deve cambiare auto. A dirla tutta, la Lez mira proprio a quest’obiettivo: a svecchiare il parco mezzi. Proprio ieri il sindaco Giuseppe Sala è intervenuto sul tema inviando un messaggio a Palazzo Chigi: «Gli incentivi al Governo li abbiamo sempre chiesti. Io capisco le difficoltà di bilancio ma questo Governo si presenta come molto sensibile ai temi dell’ecologia, dunque lo chiameremo al suo dovere. I mezzi fino agli Euro 3 sono certificati da tutti come i mezzi più inquinanti: capisco i bisogni e le priorità di tutti ma l’aria a Milano è una priorità». Parole, le ultime, dalle quali si evince che la Giunta comunale andrà avanti per la propria strada.

In attesa  di risposte dal Governo gialloverde, Palazzo Marino ha già fatto sapere che lancerà un bando da 6 milioni di euro per il biennio 2018-2019 per aiutare chi deve sostituire l’auto. La Regione Lombardia, attraverso l’assessore Raffaele Cattaneo, ha a sua volta chiesto al Governo e all’Unione Europea fondi per 1 miliardo di euro coi quali finanziare diverse misure anti-smog, non solo quelle relative ai veicoli inquinanti. In attesa (ci risiamo) di eventuali segnali da Roma o da Bruxelles, da Palazzo Lombardia fanno sapere che nell’ipotesi peggiore saranno confermati anche per il 2019 gli stanziamenti già previsti per il 2018. Tradotto: la Regione metterà a disposizione un plafond di 6 milioni di euro mirato alla sostituzione dei veicoli commerciali. A questi potrebbero aggiungersi altri 9 milioni di euro per contributi estesi anche a tutti i possessori di veicoli diesel, commerciali e no. Al momento, per i dannati della Lez, è sicuro che in palio ci siano 12 milioni di euro tra contributi del Comune e della Regione. Altre agevolazioni previste dal Comune hanno invece l’aspetto del palliativo: gli ingressi gratis in città saranno 12 per i milanesi e non più di 5 per chi viene da fuori Milano, la prima multa potrà essere evitata iscrivendosi ad un’app ad hoc.

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