Milano, 25 ottobre 2020 - Studenti in protesta in piazza Duomo contro la didattica a distanza. Ma non solo. Nel flashmob organizzato, la protesta ha riguardato anche "Servivano nuovi spazi per un rientro in sicurezza, rivalutare gli infiniti luoghi abbandonati e eliminare il sistema classi pollaio - affermano dal Coordinamento studentesco Azadì -. Servivano assunzioni, stabilizzazione dei precari, nuovo personale scolastico, inserimento di figure esperte in ambito sanitario. Serviva un piano di rientro omogeneo a livello nazionale, senza alcun tipo di disuguglianza tra regioni, comuni e istituti. Serviva fare una scelta politica coraggiosa ma necessaria: investire nella scuola e nella cultura, settori che non devono ne possono fermarsi mai".
"Invece - proseguono - anche con i finanziamenti del Recovery Fund non abbiamo visto cambiamenti, chiaramente d’altronde, quando 500 milioni vengono spesi in banchi di plastica. Ed eccoci nella situazione che purtroppo ci aspettavamo: da domani tutti gli istituti superiori lombardi torneranno alla Didattica a Distanza con l’unica certezza che la cultura per l’ennesima volta viene messa in fondo alla lista delle priorità politiche di questo Paese".
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