Incendio Torre dei Moro: "Dentro un dolore immenso ma sorridiamo per i nostri figli"

Le mamme di via Antonini e l’impegno faticoso e quotidiano per cercare di ricostruire la normalità necessaria ai loro bimbi e ragazzi

Alcune delle mamme che abitavano nella torre bruciata

Alcune delle mamme che abitavano nella torre bruciata

Milano - "Non voglio che mio figlio di 4 anni senta il peso di questa situazione. Per lui deve essere come un gioco: gli sto facendo vivere il momento in albergo come fossimo ancora in vacanza e gli ho promesso che la sua futura cameretta sarà blu, con le figure di Spider-Man, ancora più bella di quella che aveva.

La cosa più difficile per noi adulti è sorridere davanti ai piccoli per rasserenarli, pur stando male dentro". Angela Libardi è una delle mamme che vivevano nella Torre dei Moro di via Antonini andata a fuoco domenica 29 agosto. Al centro dei pensieri dei genitori ci sono i loro bambini e ragazzi, in totale 38, che devono abituarsi a una nuova quotidianità, provvisoria, senza sapere quando potranno avere di nuovo una casa. Molti di loro hanno già ricominciato la scuola, altri riprenderanno la prossima settimana. Qualcuno aveva già comprato i libri nuovi, che miracolosamente si sono salvati. "Io ho due ragazze di 17 e 15 anni che frequentano il liceo nella zona. Siamo alloggiati all’hotel Quark, a due passi dalla torre, e questo aiuta logisticamente", dice Mara Bellingeri. "Prima dell’incendio avevo ordinato i libri per la figlia minore ed erano in portineria quando è scoppiato il rogo. Sono riuscita a recuperarli: bagnati, sì, ma si stanno asciugando". Adesso la priorità "è trovare una sistemazione pseudo-definitiva. Questo alloggio è temporaneo, troppo piccolo per 4 persone. Le ragazze avranno bisogno dei loro spazi anche per studiare e io, che sono una psicologa del lavoro, libera professionista, al momento non sto lavorando perché sono troppe le cose a cui pensare: qui non abbiamo neppure la lavatrice".

"Io ho tre ragazzi, due di 20 e una di 15. La più piccola frequenta il liceo artistico e ha già iniziato. Devono ancora metabolizzare l’accaduto ma ad aiutarli ci sono gli amici, una grande risorsa", aggiunge Serena Zorino. Alessia Zecca, mamma di una bambina di 7 anni e di un maschietto di 4, ringrazia per le donazioni ricevute, "giochi e non solo. In questo modo i nostri piccoli hanno distrazioni". Ilaria Messina è mamma di una ragazza di 16 anni e di un ragazzo di 13. "Avevamo appena preso i libri, per fortuna sono rimasti intatti. Ma restano i disagi di vivere nell’incertezza, senza casa. Speriamo di poter tornare nella nostra". Ieri pomeriggio, ai piedi della torre, il Municipio 5 ha donato alle famiglie 160 tessere prepagate per fare la spesa, ciascuna dal valore di 50 euro, e kit con materiale scolastico. "Abbiamo risposto nell’immediato ad alcune esigenze concrete", sottolinea il presidente Alessandro Bramati.

 

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