Demolizione della Novaceta: addio anche all’area Riparco

Ruspe negli spazi dell’ex Cral presidiati e strappati al degrado dai volontari

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di Graziano Masperi

L’attività di demolizione all’interno della ex Novaceta continua a ritmo serrato. L’altro giorno le ruspe hanno abbattuto anche la vecchia sede dell’associazione Ri-Parco, nella zona del vecchio Cral. Una storia recente quella dell’associazione, nata nel 2014. Nemmeno paragonabile ai reperti di archeologia industriale (come la ciminiera che molti avrebbero voluto salvare) che hanno fatto la storia, abbattuti a colpi di ruspa. Ma è un luogo dal grandissimo significato. Nel mese di agosto di quell’anno, dopo un periodo di accese battaglie a seguito del fallimento della ex Novaceta, alcuni volontari aderenti al Movimento Popolare Dignità e Lavoro occuparono la zona che fu il luogo di ritrovo dei lavoratori dello storico stabilimento nel tempo libero. Un’occupazione pacifica, fatta da un gruppetto di donne e uomini armati di badili e rastrelli.

Il loro obiettivo era quello di mantenerla in ordine e, per questo, si adoperarono per potare gli alberi, tagliare l’erba, mantenere la sede che venne usata per ritrovi e anche conferenze. Terry Oldani, la Presidente dell’associazione Ri Parco, assicura: "La nostra attività non cessa con la demolizione di quella che è stata la nostra storica sede. Abbiamo ottenuto lo spazio in comodato d’uso di Casa Giacobbe in coabitazione con Anpi e continueremo a vigilare su quello che viene fatto in viale Piemonte". L’attività dell’associazione Ri-Parco, nel corso di tutti questi anni, ha evitato il dilagarsi del degrado all’ex Cral. I volontari hanno lavorato gratuitamente e hanno raccolto firme tra i cittadini con lo scopo di preservarla affinché diventasse un giorno parco pubblico a disposizione di tutti. Tra mille difficoltà, atti di vandalismo, incendi dolosi e altro.

Cosa ne sarà di quel luogo? Il sogno è di farne un grande parco sportivo. C’era una pista di atletica storica sulla quale si allenò perfino Sara Simeoni. Una pista non regolamentare, perché lunga poco più di trecento metri, che potrebbe diventarlo. Ma, soprattutto, una pista che grazie al Ri Parco, tornò a vivere, seppure per un breve periodo. Come tornarono a rivivere il campo da tennis, quello da bocce e quello da calcio. "Chiederemo un incontro con l’attuale Sindaco Luca Del Gobbo per fare il punto della situazione. – continua Oldani - I lavori di bonifica andranno avanti ancora per molto, ma noi ci saremo sempre mantenendo fede al nostro obiettivo".

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