Migranti, monsignor Delpini: "I cristiani non possono ignorare drammi sotto i loro occhi"

Duro documento del Consiglio pastorale diocesano: "Chi partecipa alla messa non può restare muto e sordo di fronte al dramma di tanti poveri"

Mario Delpini

Mario Delpini

Milano, 24 giugno 2018 - "Vorremmo che nessuno rimanga indifferente, che nessuno dorma tranquillo, che nessuno si sottragga a una preghiera, che nessuno declini le sue responsabilità»: si chiude così il documento firmato dal Consiglio pastorale diocesano con l'arcivescovo di Milano Mario Delpini, che esprime "un condiviso disagio" per quanto sta accadendo sulla questione migranti. Nel documento si ricorda che la comunità internazionale, l'Europa e l'Italia non possono "rassegnarsi all'impotenza, a interventi maldestri, a logorarsi in discussioni e contenziosi, mentre uomini e donne, bambini e bambine muoiono in mare, vittime di mercanti di esseri umani" e i governanti italiani non possono sottrarsi "al compito di spiegare quello che stanno facendo, di argomentare di fronte ai cittadini il loro progetto politico, che onori la Costituzione, la tradizione del popolo italiano, i sentimenti della nostra gente".

"Che cosa sta succedendo nel Mediterraneo, in Italia e in Europa? I cristiani che sono cittadini italiani vorrebbero sapere, vorrebbero capire", prosegue il documento del Consiglio pastorale diocesano con monsignor Delpini - che ieri ha partecipato alla tavolata multietnica al parco Sempione -  che ricorda come non possa bastare "un titolo di giornale per leggere una situazione o uno slogan per giustificare una decisione". "Possono i cristiani stare tranquilli e ignorare i drammi che si svolgono sotto i loro occhi? Possono coloro che partecipano alla Messa della domenica essere muti e sordi di fronte al dramma di tanti poveri, che sono, per i discepoli del Signore, fratelli e sorelle? Gli innumerevoli gesti di solidarietà - conclude il documento - la straordinaria generosità delle nostre comunità può consentire di 'avere la coscienza a posto', mentre intorno a noi c'è gente che soffre troppo, che fa troppa fatica, che paga a troppo caro prezzo una speranza di libertà e di benessere?"

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