Dehor dei bar distrutti reti informatiche in tilt

Il giorno dopo il rogo nella centralissima piazza si fa la conta dei danni e si cercano le cause

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MILANO

Il giorno dopo il rogo in piazza San Babila si contano i danni e si cerca di capire da dove è partito l’innesco dell’incendio. I vigili del fuoco sono intervenuti sul posto con cinque squadre, lavorando fino alla tarda notte di domenica e chiamando i tecnici perché togliessero l’alimentazione elettrica. Anche per questo per alcune ore la zona è rimasta senza corrente. I luoghi che hanno subìto i maggiori danni provocati dall’incendio si trovano in tre angoli della piazza che sono collegati dagli impianti sotterranei. Il primo punto da cui sarebbe partito l’incendio si trova sotto una grata adiacente al perimetro del cantiere per il metrò M4. In quel punto ieri mattina era chiaramente visibile la facciata annerita dal fumo del palazzo storico. Il secondo focolaio da cui sono partite le fiamme si trova sotto una grata adiacente al San Babila caffè, il locale che ha subito i maggiori danni al dehor e alle cantine. Il terzo punto, collegato con gli altri due, si trova sotto una grata, all’angolo con corso Matteotti. L’incendio – secondo quanto spiegato da pompieri e polizia locale – ha causato danni importanti ad alcuni sottoservizi (come le reti di elettricità) e interrotto le reti informatiche della zona.

Stando alle prime informazioni, è andata in tilt la rete Internet dell’area: dieci squadre di tecnici di varie aziende elettriche sono al lavoro per ripristinare le centraline e i cavi bruciati; la corrente è tornata già ieri mattina quasi ovunque, ma la linea Internet resta interrotta. Un tecnico ha spiegato che ne sono vittime "centinaia di clienti business, dato che moltissimi cavi in fibra ottica sono andati distrutti". Unareti, in serata con un comunicato, informa che nell’area in questione transitano esclusivamente cavi di media e bassa tensione, anch’essi interessati dall’incendio così come altri sottoservizi presenti. Pertanto, non sono state danneggiate dalle fiamme né cabine elettriche di media né di alta tensione (quest’ultime non presenti in loco). Sono in corso tutti gli accertamenti del caso da parte degli enti preposti sulle possibili cause dell’accaduto. Nel corso della notte, le squadre di Unareti hanno rialimentato nel più breve tempo possibile le utenze distaccate, mentre "proseguono le operazioni di sostituzione della porzione di infrastruttura danneggiata".

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