De La Tour, lettera a 28 prestatori

Palazzo Reale scrive a musei di mezzo mondo per "salvare" la mostra dopo le modifiche anti-Covid agli impianti

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Una lettera per informare tutti i 28 prestatori, alcuni fra i più importanti musei del mondo, dalla National Gallery of Art di Washington alla Frick Collection di New York e al San Francisco Fine Art Museum, della necessità di "escludere il ricircolo" dell’aria dalle sale espositive di Palazzo Reale che ospitano le bellissime opere di Georges de La Tour, il "pittore della luce".

Una "misura antiCovid", puntualizza il direttore Domenico Piraina, "che va a tutela dei visitatori, dei lavoratori e non mette a rischio le opere d’arte". Quindi al momento nessun timore: la mostra riaprirà i battenti il 28 e infatti si lavora alacremente, come conferma Skira Mondo Mostre. Oltre all’esposizione su de La Tour (prolungata fino al 27 settembre) anche quella di “Tuthankamon. Viaggio oltre le tenebre” (fino al 30 agosto) e “Roberto Cotroneo. Genius Loci” (fino al 26 luglio).

Nei musei gli impianti di climatizzazione sono tarati per garantire la perfetta conservazione delle opere d’arte. Ma adesso vanno riconvertiti (secondo le nuove indicazioni del Dcpm e le linee di indirizzo emanate dalla Regione) ad un utilizzo senza riciclo interno dell’aria. In pratica l’aria immessa dall’esterno viene poi espulsa evitando che il virus circoli liberamente. Un problema che avranno molti musei, sopratutto quelli ospitati in edifici antichi, come ad esempio il Castello Sforzesco, e meno i più recenti, costruiti ex novo.

"Tutti i nostri impianti sono a funzionamento misto e la percentuale dell’aria di ricircolo varia da un impianto all’altro, ad esempio è elevata al Castello Sforzesco", spiega Marco Minoja, direttore del settore Cultura del Comune. "Probabilmente gli impianti saranno meno efficienti perché devono utilizzare aria sempre nuova dall’esterno ma le opere sono al sicuro". "Ci è sembrato corretto avvertire di questa modifica – torna a dire il direttore Piraina – anche perchè Palazzo Reale vive della fiducia prestatori, che sono stati tanto generosi con noi. Quando ci hanno prestato le opere garantivamo alcune condizioni microclimatiche. Laddove vi è una modifica forzata dell’impianto , dovuta alla condizione pandemica, per trasparenza dobbiamo informare. Penso che capiranno la situazione. Da interlocuzioni avute con qualcuno di loro in questi giorni non mi pare ci possano essere problemi per la mostra".

Una precauzione (niente ricircolo) che probabilmente adotteranno anche i musei francesi o americani, a partire da quelli coinvolti nell’operazione per de La Tour. Fra i prestatori ci sono anche alcuni importanti musei italiani come la Galleria degli Uffizi, la Pinacoteca Vaticana, la Galleria nazionale d’Arte Antica-Palazzo Barberini. Gli ingressi a Palazzo Reale saranno contingentati in base alla capienza delle sale con prenotazione obbligatoria per fasce orarie e acquisto dei biglietti online. Mentre chi aveva acquistato già il biglietto potrà avere un voucher per riprenotare la visita.

mail: stefania.consenti@ilgiorno.net

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