Ddl Zan, asse tra il sindaco e Letta A Milano gli Stati generali sui diritti

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Milano rilancia la battaglia a favore del ddl Zan, la proposta di legge contro la omotransfobia. La prima Agorà del Pd sul tema dei diritti si è svolta ieri pomeriggio a Scalo Lambrate. Il sindaco Giuseppe Sala è convinto che sia "il momento di riprovarci. Se no magari passeranno altri 25 anni. Ma molto dipende da quanto il Pd vorrà puntare su questo tema. Perché rilanciare la battaglia da Milano? La nostra città ha una comunità diffusa che è interessata a questa legge e ha una storia sui diritti civili: i primi matrimoni in Italia tra persone dello stesso sesso furono celebrati simbolicamente davanti a Palazzo Marino".

A Lambrate è presente Alessandro Zan, deputato del Pd e autore della proposta di legge affossata lo scorso ottobre: "Confido che anche chi allora ha votato contro, dopo aver visto l’applauso osceno per la bocciatura del ddl possa cambiare idea. Le prossime iniziative? Al momento ci sono queste tre Agorà: Milano, Palermo e Padova. Milano sarà una delle tappe in cui torneremo. Sala, tempo fa, li ha chiamati Stati Generali".

In videocollegamento interviene anche il segretario del Pd Enrico Letta: "La Milano di Beppe Sala è un punto di riferimento europeo ed è importante che il percorso delle Agorà partano da qui. Entro la fine della legislatura riusciremo, con le dovute mediazioni, su punti e non sui pilastri della legge, a ricucire la ferita e ad approvare la norma".

La segretaria milanese dei dem Silvia Roggiani, infine, nota: "La scelta di Milano non è stata casuale, qui riempiamo le piazze su questi temi. Non ci sono più scuse. Non ci sarà un nuovo 27 ottobre. Al centrodestra diciamo: entriamo nel merito, parliamone, discutiamone, noi ci siamo e voi?".

M.Min.

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