Alpinista morto in Grignetta, il padre non si dà pace: "Avevo una brutta sensazione"

Davide Peloso, 25 anni di Lainate, ha perso la vita precipitando in un canalone

Davide Peloso, lainatese morto a 25 anni

Davide Peloso, lainatese morto a 25 anni

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Lainate (Milano) - "Era tornato a casa a Lainate qualche giorno perché aveva comprato il biglietto per andare allo stadio di San Siro a vedere il derby Milan-Inter. Sabato mattina è uscito per andare a fare l’escursione sulla Grignetta dicendo che sarebbe rientrato alle 14. Quando a metà pomeriggio abbiamo ricevuto la telefonata dal maresciallo di Mandello Lario ho capito subito che era successo qualcosa di molto grave". 

Scuote la testa Stefano Peloso, papà di Davide Peloso, il 25enne di Lainate, precipitato in un canalone per una settantina di metri e deceduto qualche ora dopo all’ospedale di Lecco. "Pelo", come lo chiamavano tutti a Lainate, laureato in Scienze dei beni culturali, si era trasferito a Firenze per studiare e prendere una seconda laurea, ma appena poteva rientrava in città per stare con la sua famiglia, gli amici e la fidanzata. Questa volta era tornato per un altro suo grande amore, quello per il Milan. "Era un appassionato di calcio, ha iniziato a giocare all’oratorio di Lainate, era anche bravo, aveva fatto anche un provino per il Como, ma poi ha lasciato per lo studio, era un grande tifoso del Milan - continua papà Stefano -. Venerdì è tornato a casa, sabato mattina è uscito da solo con uno zainetto, gli scarponcini per andare sulla Grigna. Gli avevo detto di stare attento al ghiaccio, ma lui mi aveva risposto che avrebbe fatto un sentiero facile. Purtroppo avevo una brutta sensazione e quando ho ricevuto la telefonata dei carabinieri che mi dicevano di andare all’ospedale di Lecco perché Davide era molto grave mi è crollato addosso il mondo".

Davide è scivolato, volando e ruzzolando di sotto per parecchie decine di metri. Sono stati due escursionisti a lanciare l’allarme. Dalla base di Villa Guardia sono decollati i soccorritori dell’eliambulanza di Como e sono stati mobilitati pure i tecnici del Soccorso alpino della stazione di Lecco della XIX Delegazione Lariana. Le sue condizioni era disperate, è stato trasferito all’ospedale dove è morto. "È stato uno strazio vedere il suo corpo, aveva il volto pieno di lividi", aggiunge il papà. La salma di Davide è rientrata a casa sabato sera. In via Adamello ad aspettarlo c’erano tantissimi amici. Anche ieri conoscenti e amici si sono stretti intorno a papà Stefano, alla mamma e al fratello minore, "Davide era un figlio fantastico, ora che non c’è più dovremo imparare a convivere con un dolore immenso".

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