Minacce e aggressioni, daspo per due rapper: non potranno entrare nei locali

Baby Gang e Rondo da Sosa per due anni non potranno entrare in pub, discoteche e ristoranti

i rapper Baby Gang e Rondo da Sosa

i rapper Baby Gang e Rondo da Sosa

Milano, 24 agosto 2021 - I rapper Rondo da Sosa e Baby Gang sono stati daspati da tutti i locali di Milano: per due anni non potranno entrare in bar, pub e discoteche. Il provvedimento è stato adottato nelle ultime ore dal questore Giuseppe Petronzi; la stessa misura è stata comminata anche ad altri quattro ragazzi di età compresa tra 18 e 30 anni. La vicenda, che riaccende i riflettori sul fenomeno delle baby gang legate al mondo del rap dopo il maxi assembramento con aggressione alla polizia il pomeriggio del 10 aprile scorso in piazzale Selinunte, è legata a quanto successo nella notte tra l'11 e il 12 luglio.

Stando a quanto ricostruito, il diciannovenne Mattia Barbieri alias Rondo da Sosa (che il 15 aprile fu ricevuto a Palazzo Marino dal sindaco Giuseppe Sala per parlare delle problematiche di San Siro) e alcuni amici hanno provato a entrare nella discoteca Old Fashion di viale Alemagna, ma sono stati respinti all'ingresso dagli addetti alla sicurezza del locale per via di precedenti episodi violenti di cui si sarebbero resi protagonisti. Dopo pochi minuti, si è presentato alla porta il ventenne Zaccaria Mouhib, alias Baby Gang, che ha prima minacciato il proprietario e i vigilantes e poi, insieme a una trentina di ragazzi a volto coperto (ancora da identificare a parte i sei indagati), ha lanciato sassi contro il locale. Nella stessa occasione, la banda ha aggredito anche il rapper Laioung, che è stato costretto a rifugiarsi all'interno dell'Old Fashion.

La dinamica e le responsabilità del raid sono state ricostruite dagli agenti della Squadra mobile grazie alla denuncia del gestore, all'analisi delle telecamere e alle testimonianze dei responsabili della security. Di conseguenza, Barbieri, Mouhib e altri quattro (di cui tre con precedenti di polizia e un incensurato) sono stati segnalati all'autorità giudiziaria per i reati di danneggiamento, minacce e percosse. Ora è arrivato anche il cosiddetto Daspo Willy, norma che prende il nome da Willy Monteiro Duarte, il ventunenne italo-capoverdiano ucciso a Colleferro la notte del 6 settembre 2020: i destinatari non potranno accedere né ai locali di pubblico intrattenimento né in quelli che somministrano cibo e bevande ubicati sull'intero territorio cittadino; nel caso di Baby Gang, residente a Sondrio e attualmente domiciliato in una comunità di Vimodrone, il divieto sarà valido per l'intera Città metropolitana.

 

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