Dalla tradizione all’innovazione sempre cioccolato

Susanna

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Dalla tradizione all’innovazione, a Pasqua il protagonista è sempre il cioccolato. Anche quest’anno la Pasqua è arrivata e con lei le amatissime uova di cioccolato, apprezzate sia dai bambini che dagli adulti. Oggi, quando si parla di cioccolato e di dolci pasquali come non pensare al Re del cioccolato, il maestro Iginio Massari? Le sue uova di Pasqua artigianali sono un capolavoro, sia estetico che per il palato. Il maestro continua a sorprenderci, mettendosi alla prova in nuove avventure. Basti pensare all’ultimo progetto in cui ha deciso di essere tra i protagonisti: Lodo Guide: una guida, un concorso ma soprattutto un progetto di “Qualifying Gourmet”, che descrive aziende, luoghi, profumi e persone, raccontando il mondo dell’olio extravergine internazionale dell’eccellenza. Uscita per la prima volta quest’anno, i suoi ideatori Manuela Vigo e Vincenzo Federico Petisi, sono già al lavoro per la prossima edizione che nella sezione fotografica “I Volti dell’Olio” vedrà all’opera Oliviero Toscani. All’icona della pasticceria italiana, invece, il compito di ideare un dessert d’autore: il Lodo Sweet, con l’olio che avrà ottenuto un punteggio superiore a 90100. Tra i tradizionali, quelli che più conosciamo sono la colomba e l’uovo di pasqua. Riguardo a quest’ultimo, non tutti sanno che l’usanza di regalarlo affonda le sue radici nella cultura pagana ed è legata ai rituali che accompagnavano l’arrivo della primavera. Simbolo di fertilità e rinascita, persiani, egizi, greci e romani erano soliti scambiarsi uova di gallina. Con l’avvento del cristianesimo, l’uovo fu associato alla festività sacra della Pasqua e divenne simbolo di resurrezione: in occasione di questa festività, si regalavano uova bollite e i sovrani commissionavano uova artificiali rivestite con materiali preziosi. Fu Luigi XIV a chiedere che gli ornamenti delle uova fossero fatti in cioccolato e nel 1819 fu creato il primo interamente fatto di cioccolato. Nel 1887 l’orafo e gioielliere Peter Carl Fabergè, incaricato dallo zar Alessandro III di realizzare un uovo sfarzoso per la zarina, realizzò un uovo in cioccolato e inserì al suo interno un prezioso gioiello.

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