Dalla giostra a “strusà” In giro a zonzo

Emilio

Magni

Era la terza volta che, "avanti e indrée", la "sciura Lisetta" passava accanto ai tavolini fuori dal bar, dove era seduto, tra altri avventori, il suo amico Cesarino. Costui, un po’ sorpreso per questo continuo andirivieni dell’amica Lisetta, non ha potuto fare a meno di commentare: "Ue Lisetta te set propri in gir a strusa". Insomma Cesarino aveva dato all’amica della "strusuna" (ovvero di una che era sempre a spasso), lei era stata al gioco e lo aveva preso in giro rispondendogli che continuava a passare di lì per vedere la sua bella faccia. Il giochetto andò avanti per un po’, con battute e ribattute che hanno divertito i presenti. Per prendere in giro la "sciura Lisetta" dunque Cesarino è ricorso a "strusa", un termine colorito e nei tempi passati molto in uso, del dialetto meneghino e di casa anche nelle contrade brianzole (dove però diventa "strösa"), comasche e pure del Canton Ticino. Il verbo "strusà" deriva "strusa". Di questo termine Francesco Cherubini nel suo dizionario del dialetto milanese dà molti significati diversi tra loro. La "strusa" per il Cherubini può essere il rastrello, oppure anche l’asticella del biliardo, perfino la giostra. Ed è proprio attraverso la giostra che si arriva al significato che il Cesarino ha voluto dare alla sua "strusa". Per il Cherubini infatti il verbo "giustrà" significa "giustrare", o "farci la giostra", ovvero andare in giro a zonzo "zonzonare", girando come una giostra. "Strusa" è stato molto adoperato anche dai poeti milanesi. Tommaso Grossi (come ha scoperto l’amico "Luis de Melz" ( Luigi Manzoni di Melzo enciclopedico del dialetto), riferendosi a quei finti ricchi che amano mettersi in mostra senza avere i soldi, scrive che "strusen la caroccia cui busècc", assai colorita e significativa metafora. Per chi non è avvezzo con il dialetto milanese i "busècc" sono gli intestini. I poeti Carlo Porta, Carlo Maria Maggi e Francesco Bellati usano "strusa" per dire "andare continuamente in giro", "andare in giro a zonzo".

mail: emiliomagni@yahoo.it

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