Carla Fracci: dalla delusione a super-coach della Giselle

Lei e la Scala: la direzione sfumata e il lieto fine

Carla Fracci

Carla Fracci

Il primo annuncio ufficiale della scomparsa di Carla Fracci, a 84 anni, lo ha diramato il Teatro alla Scala, dove ha fatto storia fin da bambina. Carla è mancata nella sua casa di Milano, la città dove era cresciuta sotto il tetto del Piermarini, dalla scuola alla scena, proiettandosi poi sul mondo intero, soprattutto come Giselle, Cenerentola e Gelsomina in “La strada” da Fellini, “la” stella italiana di caratura mondiale.

Proprio quest’anno la “Carlina” aveva respirato di nuovo l’aria della sala ballo come super-coach per la “Giselle” che Manuel Legris, direttore della compagnia della Scala, aveva affidato a due ballerine privilegiate, Martina Arduino e Nicoletta Manni. La Fracci, munita di mascherina, aveva potuto così trasmettere appena in tempo il suo sapere di interprete eccezionale del ruolo con master-class di valore unico, sfidando impavida il virus. Ci aveva tenuto a sottolineare "Sono finalmente tornata a casa, nel mio teatro" e si era commossa per l’accoglienza che i giovani ballerini le avevano riservato. Un’occasione per fare pace con la Scala, dove avrebbe tanto voluto poter dirigere il corpo di ballo, quasi "per diritto naturale", sentendosi su quel palcoscenico più di casa che in quella casa dove abitò per lunghi anni, in via della Spiga. La sua più grande delusione era stata quella di non poter restare al Piermarini per sempre, da allieva a étoile a direttrice, da figlia del tranviere a divina creatura e simbolo definitivo del glorioso balletto milanese.

Con la regia del marito, Beppe Menegatti, aveva intanto portato al Piccolo Teatro, anno dopo anno, tante pièce danzate su tante eroine storiche, tante figure femminili leggendarie, tra cui Eleonora Duse e Isadora Duncan. Alla Scala aveva ancora interpretato magistralmente nel 1999, a 63 anni, con una freschezza mirabile, “Chéri” da Colette con Massimo Murru. Sempre disponibile con il pubblico, pronta a esibirsi anche in piccoli paesi e su palcoscenici minori, tutt’altro che sdegnosa della televisione, consapevole, tra i primi artisti a comprenderlo, di quanto fosse importante far arrivare la sua arte a tutti, recentemente anche accettando la sua deliziosa caricatura di Virginia Raffaele a Sanremo. Il Direttore del Corpo di Ballo della Scala Manuel Legris ha dichiarato: "Ci lascia stupiti, in punta di piedi come Giselle, spirito che resta con noi".

Elisa Guzzo Vaccarino

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro