Milano, Sala: "Dal Pnrr agli stipendi: sindaci da valorizzare"

Sala sui fondi comunitari: il Governo dovrà passare da noi. Poi sulle retribuzioni: inaccettabile guadagnare meno di un consigliere regionale

Giuseppe Sala

Giuseppe Sala

di Giambattista Anastasio

Un maggior coinvolgimento dei Comuni sui tempi e sui modi con i quali si dovranno spendere le risorse messe a disposizione attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ma anche una rivalutazione del ruolo dei sindaci, pure dal punto di vista della loro retribuzione: questo è quanto Giuseppe Sala ritiene necessario. Parole, quelle del primo cittadino di Milano, scandite ieri nel corso della trentottesima assemblea dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) ospitata a Parma.

"Da qui a Natale – ha dichiarato il sindaco – il Governo deve dire ai Comuni come si faranno le cose e con quali tempi. Sono sicuro che alla fine il Governo dovrà passare per forza dai Comuni, è un fatto di pragmatismo. Ma è fondamentale che si faccia chiarezza e poi noi sindaci le cose le faremo". Il riferimento, come anticipato, è ai progetti che saranno finanziati con i fondi comunitari. Quindi l’inquadramento del ruolo di sindaco: "Se continuiamo ad ammantare il nostro lavoro di quell’alone da missionari, facciamo un grande errore – ha sottolineato Sala nel corso del suo intervento –. Fare il sindaco non è una missione. È un lavoro che va fatto con passione. Come tutti i lavori va tutelato e da qua quello che si può fare rispetto ad alcune tematiche come l’abuso di ufficio, un tema che, associato a quello dell’omissione di atti di ufficio è centrale. Oggi il sindaco quando firma ha paura perché rischia l’abuso, ma se non firma rischia l’omissione di atti d’ufficio. Ieri (martedì ndr) – ha insistito Sala – è stato ricordato un caso di un sindaco toscano indagato per il crollo di un muro, purtroppo è morta una persona. Ma se tanto mi dà tanto, possiamo essere indagati per tutto". Di nuovo sulla necessità di aumentare la retribuzione dei primi cittadini, allora: "Il nostro è un lavoro e va remunerato: non sto chiedendo niente per me, ma quanto guadagna un sindaco si riflette su quanto guadagna un assessore e oggi c’è troppa differenza coi guadagni di chi lavora in Regione. È semplicemente inaccettabile – ha rimarcato Sala – che il sindaco di Milano guadagni meno di un consigliere regionale della Lombardia. E per formare una buona Giunta, con validi assessori, servono bravi professionisti per i quali, però, con simili bassi compensi è sempre faticoso accettare incarichi comunali. Sui compensi occorre agire in fretta, ora. E mi sembra che ci sia un percorso per migliorare queste cose". Il riferimento è all’ultima legge di Bilancio, che prevede proprio un aumento delle retribuzioni dei primi cittadini.

Infine una presa di posizione sull’idea del presidente di ANCI, Antonio Decaro, rilanciata martedì dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, di coinvolgere i sindaci nel voto per il Presidente della Repubblica: "È una cosa corretta e apprezzo moltissimo quello che ha detto Bonaccini – ha fatto sapere Sala –. Bonaccini si è spinto molto in là, dicendo di essere disponibile a lasciare il suo posto. Il problema non è lasciare il posto, ci dovrà essere una decisione per regolamentare la cosa, ma io sono assolutamente favorevole".

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