Pic nic vietati
"Stiamo facendo un pic nic perché ci siamo stancati di stare a casa". C’è anche questa frase, pronunciata da alcuni giovani sorpresi nelle campagne di Viboldone, nel campionario delle scuse improbabili che gli agenti della polizia locale di San Giuliano si sono sentiti dire da persone che hanno cercato invano di evitare le multe. Proprio i ghisa di San Giuliano, nella fase 1 dell’emergenza sanitaria, hanno svolto un’attività fra le più intense per verificare il rispetto delle misure anti-covid e spingere la popolazione a uscire di casa solo per necessità. Dall’inizio dell’epidemia fino al 30 aprile, gli agenti hanno eseguito nel complesso 9.652 controlli tra persone ed esercizi commerciali. Le sanzioni sono state in totale 182. Sono state controllate anche 647 persone in isolamento domiciliare. Le verifiche, che non si sono fermate nemmeno nei giorni festivi, sono state in parte condotte coi droni: sono stati 19 i voli effettuati dai mini aerei radiocomandati per tenere sott’occhio il territorio e scoraggiare gli assembramenti. Tra coloro che sono stati fermati mentre se ne andavano in giro senza validi motivi, più di uno ha cercato di accampare scuse. "Qui le offerte sono più vantaggiose e poi faccio la raccolta dei punti fedeltà", ha detto un’anziana di Lodi in trasferta a San Giuliano per fare la spesa.
Non è mancato chi ha detto molto candidamente "sono uscito per procurarmi un po’ di cocaina" (e perciò ha rimediato anche una denuncia), e chi ha pensato che l’amore potesse trionfare su tutto, persino sui decreti: "Sto andando a trovare la mia ragazza per vedere come sta", ha detto un automobilista brianzolo, fermato a San Giuliano mentre era diretto a Sud di Pavia. I controlli proseguiranno anche nella fase 2.
Alessandra Zanardi
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