Dai militari 1.300 dosi al giorno

Il ministro Guerini in visita. Soddisfazione e timori degli anziani in coda: "Vaccinati, ma sempre prudenti"

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di Marianna Vazzana

Luciano Patelli ha quasi 90 anni. "Il vaccino l’ho già fatto, almeno la prima dose. Oggi sono qui per accompagnare mia sorella Edda, di due anni più grande". Due pensionati d’eccezione, profughi istriani approdati a Milano da ragazzini. Lui ha indossato la maglia azzurra della nazionale di atletica, "correvo i 400 e gli 800 metri", racconta, lei si presenta orgogliosa come "la mamma del giornalista e telecronista sportivo Guido Bagatta". "Ci sentiamo fortunati, finalmente vaccinati. Ma continueremo ad agire con prudenza, stando a casa il più possibile". Sono tra gli ultraottantenni che ieri hanno ricevuto l’iniezione anti Covid al Centro ospedaliero militare di Baggio nella caserma Annibaldi di via Saint Bon, che al pomeriggio accoglie gli anziani e al mattino il personale sanitario non ospedaliero, da medici a farmacisti a veterinari, in collaborazione con l’Asst Santi Paolo e Carlo.

Ieri mattina il polo è stato visitato dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini: "La campagna delle vaccinazioni - ha sottolineato - è una sfida fondamentale per il Paese e dobbiamo prepararci a lavorare al massimo nelle prossime settimane". Già a Baggio "vacciniamo 650 persone al giorno e siamo pronti a raddoppiare: gradualmente arriveremo a 1.300 con l’apertura, giovedì, del secondo padiglione ad hoc", annuncia il colonnello Fabio Zullino, medico, che gestisce il centro ospedaliero attivo da gennaio nella campagna vaccinale. Al personale sanitario si aggiungeranno le infermiere volontarie della Croce Rossa, il personale del Sovrano militare Ordine di Malta e volontari di associazioni milanesi.

Sono oltre 10mila le dosi già effettuate, tra Pfizer (agli over 80) e Astrazeneca (al personale sanitario), di cui oltre 300 somministrate a domicilio nelle Rsa locali con l’unità mobile della Difesa. Coordinati dal centro di via Saint Bon anche i 28 punti drive through della Lombardia in cui vengono effettuati i tamponi rapidi e che potranno convertirsi in ambulatori su strada per effettuare le iniezioni-scudo ai cittadini, come ha confermato il ministro: "La Difesa è pronta a rimodulare, d’intesa con le autorità sanitarie, le attività dei drive through per concorrere, se necessario, alla campagna di vaccinazione". Intanto ogni giorno, dalle 14, la caserma Annibaldi accoglie i più anziani. Ognuno ha una storia da raccontare. Accanto ai fratelli Patelli ieri si è presentato Ugo Balzari, novantanovenne, ex alpino che ha combattuto nella campagna di Russia durante la Seconda guerra mondiale. "La vita è preziosa. E’ giusto fare il vaccino per proteggere noi e gli altri". Non mancano i giovani accompagnatori: Stefano Venturelli, ventottenne, ha guidato l’auto dalla zona di Porta Vittoria fino a Baggio per portare a fare il vaccino i nonni, di 92 e 86 anni, e la zia di 84. Per chi ha difficoltà a deambulare c’è anche la possibilità di effettuare l’iniezione in auto, dentro un parcheggio dedicato.