Dai lavatoi alla rocca, ecco la gita perfetta

La primavera e i giorni di festa invitano alle passeggiate sull’Adda, tra incantevoli panorami, palazzi storici e archeologia industriale

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di Barbara Calderola

Gli antichi lavatoi a Trezzo sono il punto ideale per iniziare la gita di Pasquetta. Da qui comincia una passeggiata fra storia e natura che stupirà anche il visitatore più esigente. Lo scenario del “laghetto” citato da Alessandro Manzoni ne “I promessi sposi” è unico: la grande ansa del fiume è dominata dall’imponente mole del Castello visconteo. Di origine longobarda, la rocca è stata ampliata da Federico Barbarossa. Il ponte, a campata unica di 72 metri, era alto 25: fu costruito su tre livelli per consentire il passaggio separato di carri e pedoni. Un’opera di ingegneria notevole per i tempi. Oggi, ai suoi piedi si può ammirare la centrale idroelettrica “Taccani” voluta dall’industriale Cristoforo Benigno Crespi e progettata dall’architetto Gaetano Moretti.

Capolavoro del Liberty, la “cattedrale” dell’energia rimane una delle testimonianze più interessanti della “rivoluzione industriale lombarda”. In bicicletta si costeggia il fiume alla scoperta della Rocchetta, il santuario-gioiello di origine romanica al confine con Cornate, e delle chiuse leonardesche, dal ponte di Paderno d’Adda a Imbersago, in sella ci si immergerà nei luoghi dell’Ecomuseo Adda dedicato al grande genio rinascimentale. La vetrina all’aria aperta offre angoli mozzafiato. Senza scordare Vaprio, con i suoi palazzi e le sue vedute. Ci si imbatte in vestigia celtiche, longobarde e romane, opere idrauliche della bonifica benedettina, castelli medievali, chiese, dipinti e affreschi, filatoi e opifici cotonieri di inizio secolo, e infine il villaggio operaio di Crespi, Patrimonio dell’Unesco, un fermo-immagine su un mondo ormai scomparso e qui perfettamente conservato. Per chi preferisce il classico pic-nic, invece, gli angolini sono infiniti. Ma non c’è bisogno di andare a tentoni. Le bellezze sono tutte online sul portale del Parco agricolo Nord-Est, 4mila ettari di natura ordinati in un sito che accompagna i visitatori da casa e dallo smartphone. Dall’home page (pane.webeasigys.it) è facile scegliere il tour e organizzare il percorso coi mezzi pubblici. Si può passeggiare tra ville e vivai, da Cambiago a Bussero, 7 chilometri in 2 ore e mezzo di escursione alla scoperta di antiche dimore. Oppure andare per rogge e canali, 11 chilometri, una promenade di 4 ore. O, ancora, concentrarsi sulle cascine. Immancabili altri due classici, in ambito Rio Vallone. Il Boscone e Le Foppe. Vere e proprie chicche, di un menu fatto di 8 possibilità su 42 chilometri totali. Il percorso parte dalla stazione della metropolitana di Gessate e arriva a Verderio, attraversando tre province: Brianza, Milano e Lecco.