Dad insieme nel cortile della scuola: "Vogliamo tornare nelle aule vere"

La lezione-protesta con Priorità alla Scuola al liceo Bottoni. In prima linea anche i prof e si legge la Costituzione

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di Marianna Vazzana

I famosi “banchi con le rotelle”, al liceo scientifico Bottoni di via Mac Mahon sono arrivati il 23 ottobre. "Non c’è stato neanche il tempo di usarli, perché la scuola è stata chiusa una manciata di giorni dopo. Basterebbe questo, a dimostrare come il sistema non funzioni", dice la preside Giovanna Mezzatesta, che ieri ha concesso a una rappresentanza di studenti la porzione di cortile tra il cancello e l’ingresso per fare sì lezione on line ma dentro il perimetro della scuola. Una protesta per dire "vogliamo tornare in classe, quella vera, al più presto possibile e con i necessari accorgimenti. Non vogliamo che la scuola sia sempre la prima a chiudere e l’ultima a riaprire". Una quindicina di ragazzi si è seduta proprio sulla sedie nuove di zecca, accompagnando il debutto con proposte e slogan appesi dietro gli schienali: "Non investiamo solo sui banchi", "Vogliamo aprire prima del Bingo", "La scuola è il futuro".

Gli studenti, di corsi diversi, hanno preso posto alle 9 e hanno cominciato a seguire la Dad, didattica a distanza, entrando ciascuno nella propria aula virtuale con computer e smartphone. Intervenuti anche professori di italiano e latino, storia e filosofia e matematica e fisica, a loro volta impegnati con le lezioni online, mentre un gruppo di genitori ha distribuito tè caldo. Loris Scigoletto, rappresentante d’istituto, frequenta il quarto anno: "È dura stare sempre davanti a uno schermo, a casa ci sono mille distrazioni e mancano i momenti di socialità. Vogliamo tornare in classe ma con garanzie, non come a settembre. La scuola deve essere una priorità di chi ci governa". A metà mattina tutti si sono uniti per un assaggio di didattica in presenza con il professore di storia e filosofia Lorenzo Mazzi che ha invitato i presenti a leggere gli articoli della Costituzione sul diritto allo studio. "Siamo rimasti sempre rivolti verso la scuola - spiega - perché vogliamo tornare nelle aule vere". L’auspicio della preside "è che la scuola riapra al più presto e in sicurezza. Appoggio quello che chiedono i ragazzi: investire sui mezzi pubblici, sui presìdi sanitari e sui tracciamenti, ma non solo".

Richieste lanciate dal movimento Priorità alla scuola, che ha promosso il sit-in dei ragazzi esteso in più luoghi della città e che da aprile si è attivato per una riapertura in sicurezza: "Chiediamo un medico per ogni plesso, il ritorno delle infermerie, screening con tamponi e test sierologici per tutto il personale, test rapidi: la scuola dovrebbe essere un presidio sanitario oltre che educativo", sottolinea Chiara Ponzini. Intanto, continuano gli incontri “School for future” in cui si segue la dad davanti alle scuole e le “lezioni carbonare” nei parchi la domenica con docenti e genitori.

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