Dad inefficace Studenti fragili finiti ai margini

Mario

Riva*

Parlando con studenti, genitori e insegnanti è possibile costruirsi un quadro generale dell’attuale situazione scolastica rendendo così possibile osservarne i disagi onnipresenti. Partendo dalla

scuola primaria, la Dad si è rivelata una modalità completamente inefficace a livello scolastico e inadatta a livello familiare in quanto uno studente con un’età compresa tra i sei e i dieci anni non è autonomo, né nel seguire le lezioni addentrandosi in liste di link e file, né nello svolgimento di attività nelle quali normalmente sarebbero assistiti dagli insegnanti. Se per la primaria la didattica a distanza diventa pesante per i genitori, alle medie si trasforma in qualcosa di deleterio per i professori che non si trovano nelle condizioni di tenere l’attenzione di una classe, compito già difficile di suo, reso più complicato dalle innumerevoli distrazioni in cui possono cadere gli studenti. Infine, la situazione delle superiori, a mio avviso la più critica, martoriata da mesi di incertezze e impreparazione, che si prolungano, con linee guida poco chiare, aperture e chiusure senza preavviso, compiti con scadenze folli, spesso completamente estranei ai consueti orari scolastici e una forte disparità di formazione tra le diverse scuola.

Prendo come esempio l’apertura dei laboratori che è stata lasciata a discrezione dei dirigenti scolastici nonostante siano per molti indirizzi una parte fondamentale ed imprescindibile del programma. Non rendere obbligatoria la presenza è stato, secondo me, un grave errore del Ministero che creerà molti problemi per gli studenti con precarietà pregresse. Un’altra attività scolastica molto importante, che in moltissimi casi non si farà, è l’alternanza scuola lavoro. Questa permetteva un approccio pratico al mondo del lavoro ed era assolutamente di vitale importanza, soprattutto per chi, come me, compie studi tecnici.

*Istituto Falcone-Righi