"Patti chiari... incontriamo gli esperti", serata dedicata alle problematiche giudiziarie giovanili organizzata dalla parrocchia di Groppello salone della biblioteca. Il tema del dibattito, La legalità giovanile, argomento ben illustrato dall’avvocatessa Elena Viganò che dal 1991 si occupa delle questioni giudiziarie minorili. Numerosi i giovani presenti nel salone attenti ai racconti e alle esperienze riportate con minuziosi dettagli giudiziari a cui si va incontro in caso di scelte sbagliate fatte quando si è giovani. Più di uno i temi affrontati durante la serata: dal bullismo al cyberbullismo, dall’utilizzo improprio dei social alle questioni di disagio che aprono la porta alla criminalità nel passaggio dell’età adulta. "Gli errori fatti in età giovanile - così l’avvocatessa Elena Viganò - possono essere sanati, non scappate dalle responsabilità, non abbiate paura dell’eventuale percorso giudiziario. Per i minori infatti è stato studiato come metodo di aiuto a ritornare alla legalità e non come mezzo punitivo". Fra gli esempi raccontati spicca quello di un giovane protagonista di atti di bullismo. Grazie ai percorsi educativi affrontati con impegno in attività di interesse pubblico e sociale, il giovane ha ritrovato la strada della legalità fino a diventare, a sua volta, punto di riferimento per aiutare chi fa scelte sbagliate alla giovane età . Per le vittime della microcriminalità minorile la parte più difficile: "La giustizia minorile ignora completamente le vittime di abusi, per loro non è prevista nessuna richiesta danni. Spesso, infatti, non si presentano nemmeno dal giudice in fase di giudizio". Spiega l’avvocato fra lo stupore dei presenti. Qualche criticità emerge anche sulle tempistiche dei procedimenti che spesso rischiano di vanificare il percorso di rientro alla legalità dei giovani. S.D.

Cronaca

Cassano d’Adda



"Patti chiari... incontriamo gli esperti", serata dedicata alle problematiche giudiziarie giovanili organizzata dalla parrocchia di Groppello salone della biblioteca. Il tema del dibattito, La legalità giovanile, argomento ben illustrato dall’avvocatessa Elena Viganò che dal 1991 si occupa delle questioni giudiziarie minorili. Numerosi i giovani presenti nel salone attenti ai racconti e alle esperienze riportate con minuziosi dettagli giudiziari a cui si va incontro in caso di scelte sbagliate fatte quando si è giovani. Più di uno i temi affrontati durante la serata: dal bullismo al cyberbullismo, dall’utilizzo improprio dei social alle questioni di disagio che aprono la porta alla criminalità nel passaggio dell’età adulta. "Gli errori fatti in età giovanile - così l’avvocatessa Elena Viganò - possono essere sanati, non scappate dalle responsabilità, non abbiate paura dell’eventuale percorso giudiziario. Per i minori infatti è stato studiato come metodo di aiuto a ritornare alla legalità e non come mezzo punitivo". Fra gli esempi raccontati spicca quello di un giovane protagonista di atti di bullismo. Grazie ai percorsi educativi affrontati con impegno in attività di interesse pubblico e sociale, il giovane ha ritrovato la strada della legalità fino a diventare, a sua volta, punto di riferimento per aiutare chi fa scelte sbagliate alla giovane età . Per le vittime della microcriminalità minorile la parte più difficile: "La giustizia minorile ignora completamente le vittime di abusi, per loro non è prevista nessuna richiesta danni. Spesso, infatti, non si presentano nemmeno dal giudice in fase di giudizio". Spiega l’avvocato fra lo stupore dei presenti. Qualche criticità emerge anche sulle tempistiche dei procedimenti che spesso rischiano di vanificare il percorso di rientro alla legalità dei giovani.
S.D.

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