"Da due anni lotto contro la crisi"

Andrea Cossu gestisce una palestra: "Anche col Green pass le persone hanno paura a venir qui ad allenarsi"

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di Fabrizio Ponciroli

La pandemia sta continuando a martoriare le imprese del nostro territorio. Soprattutto le attività definite "non essenziali" stanno subendo i danni maggiori. Fra coloro che lanciano un grido di dolore c’è Andrea Cossu, 50 anni, titolare del Centro Motorio a Robecco sul Naviglio.

Andrea Cossu, da quanto tempo è nel mondo delle palestre?

"Da circa vent’anni. Ho trasformato la mia passione nel mio lavoro. Ho gestito tre strutture: prima a Marcallo, poi a Magenta e ora, da circa due anni, ho aperto questa struttura a Robecco sul Naviglio".

Come ha influito il Covid sulla sua attività?

"A livello personale, per fortuna, non ho avuto problemi ma, a livello economico, è stata una mazzata. Avendo aperto il Centro Motorio a Robecco durante la prima ondata, siamo stati costretti a chiudere, quindi senza poter lavorare. Spendevamo senza poter guadagnare. Una situazione pesantissima che ci ha fatto anche pensare di non aprire più".

Com’è la situazione al giorno d’oggi?

"C’è ancora tanta paura. Lo avvertiamo nelle persone. C’è il timore di andare in palestra".

Una paura fondata?

"Se la struttura rispetta tutte le regole, come facciamo noi, allora la gente può stare tranquilla. Certo, si penalizza il guadagno ma permetti ai tuoi ospiti di vivere la palestra in maniera serena e rilassata. Questo significa fare corsi con poche persone per mantenere il distanziamento e seguire tutte le norme di sicurezza. Il nostro pubblico va dai 7 agli 80 anni, per noi è importante che l’ospite sia tutelato e seguito singolarmente. È sempre stato il nostro modus operandi e lo è ancora di più in questo momento difficile".

Lei vede la luce in fondo al tunnel?

"Guardi, in questa pandemia, ho ritrovato il piacere di lavorare in un certo modo. Ho cominciato la mia carriera con la ginnastica dolce per gli anziani e oggi l’ho riscoperta con ancor più partecipazione emotiva. Sì, io vedo la luce in fondo al tunnel. Sono certo che arriverà un miglioramento, bisogna capire quanto tempo ci vorrà. Personalmente ho deciso di provarci ancora, di ricominciare da zero e, infatti, nonostante mille difficoltà, siamo qui, pronti ad accogliere chiunque e a mettere a servizio di tutti la nostra professionalità. Voglio continuare a credere che la passione sia più forte di tutte le avversità. Chiudere è sempre la soluzione più facile e non fa per me".

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