Da Cuggiono alla Namibia su due ruote per sostenere il diritto all’istruzione dei bambini

Carlo Motta 62 anni era partito un mese fa da Malpensa: ha percorso nello Stato africano più di 1.400 chilometri, la metà dei quali in mezzo al deserto

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Oggi il volo di rientro, dopo giornate in sella. Carlo Motta sta per lasciare la Namibia. Partito da Malpensa il 30 agosto, ha pedalato in solitaria con un obiettivo sociale: sostenere i bambini del "Village Renata Mondesa" dell’associazione "Happydu" di Milano, attraverso una raccolta fondi. Cuggionese, 62 anni di cui 30 spesi all’ente di formazione professionale Ial Lombardia come coordinatoreprogettista, Motta è in pensione e da anni compie strenue pedalate che lo hanno portato dai luoghi di Peppino Impastato alle regioni himalayane dell’India. Rifuggendo da un turismo imbellettato e all inclusive, solo con l’amata bici. Nello Stato africano ha percorso oltre 1400 km, la quasi totalità in territorio desertico. A Swakopmund ha incontrato i piccoli del "Village Renata Mondesa".

"Mi hanno accolto in modo spettacolare, mi sono commosso – racconta –. Bambini stupendi, che arrivano per la maggior parte dalle due baraccopoli vicine, dove non c’è acqua, corrente elettrica, fogne e dove vivere è davvero complicato. Il villaggio è un’oasi di pace, dove trovare almeno un pasto al giorno, poter incontrarsi, studiare, giocare". Viaggiando senza pregiudizi, Motta ha accolto le esperienze più disparate: dal campeggio libero nei parchi agli incontri con le gazzelle e le volpi del deserto, dalle soste in un caffè arredato con le targhe perse dalle auto sulle strade sconnesse alla conoscenza di altri ardimentosi. Per sostenere i progetti c’è il sito della onlus: www.happydu.org.

Silvia Vignati

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