Tragico incidente sul lavoro, crollo nel cantiere M4: muore tecnico

Piazza Tirana, centrato da un masso a 18 metri di profondità. Raffaele Ielpo era un esperto di tunnel sotterranei

Carabinieri e vigili del fuoco nel cantiere della M4 di piazza Tirana

Carabinieri e vigili del fuoco nel cantiere della M4 di piazza Tirana

Milano, 14 gennaio 2020 -  Le misurazioni nel sottosuolo per calcolare l’altezza del muro di un’uscita d’emergenza della futura M4. La frana improvvisa dall’alto. Il torace colpito in pieno da un masso. Poi le urla dei colleghi. Le sirene delle ambulanze e le manovre di rianimazione, purtroppo vane. È morto alle 20 di ieri al San Paolo Raffaele Ielpo, 42 anni, il tecnico specializzato che poco meno di un’ora e mezza prima era stato travolto a 18 metri di profondità da un cedimento della parte superiore dello scavo all’interno del quale stava lavorando, nel cantiere della metropolitana blu in piazza Tirana.

Secondo le prime informazioni, alle 18.40 cinque-sei pezzi di pietra di grandi dimensioni si sono staccati e sono precipitati addosso a Ielpo: uno di questi l’ha preso in pieno petto. L’allarme è scattato immediatamente, e nel giro di pochi minuti sono arrivati vigili del fuoco e sanitari del 118: quando i soccorritori sono riusciti a liberarlo, il quarantaduenne era già in arresto cardiocircolatorio. Il cuore non è mai ripartito.

Sul posto anche i carabinieri della Magenta, guidati dal maggiore Fabio Manzo e dal capitano Alfonso Sammaria, e i tecnici dell’Ats, chiamati ad accertare le cause dell’incidente; stando a quanto risulta, Ielpo indossava il caschetto di sicurezza e tutto l’equipaggiamento necessario. Del resto, il quarantaduenne, originario di Lauria, in Basilicata, era un esperto nel campo della costruzione di metropolitane: su Linkedin si presentava come "caposquadra Tbm presso metrò blu", dove per "Tbm", acronimo di "Tunnel boring machine", si intende la "talpa" utilizzata per scavare le gallerie.

Nel curriculum compaiono pure i tre anni passati a Oslo, in Norvegia, al lavoro sui due tunnel gemelli di 22,5 chilometri per la linea dell’Alta velocità; ancor prima le esperienze con altri colossi delle grandi opere, dalla Cina al Sudafrica. "Siamo affranti per quanto successo ed esprimiamo le più sentite condoglianze alla famiglia", il cordoglio del presidente di M4 Fabio Terragni. "Come sindaco e a nome di tutta l’amministrazione, siamo a disposizione della famiglia per tutto quanto necessario in questo difficile e tragico momento", ha aggiunto il sindaco Giuseppe Sala. Oggi sarà giorno di lutto per tutti i lavoratori: cantieri fermi e messa al campo base di via Cavriana.

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