Via Seprio, piovono pietre nel comando dei ghisa: crolla l'intonaco

"Nessun ferito solo per caso"

L’intonaco crollato al Comando della polizia locale

L’intonaco crollato al Comando della polizia locale

Milano, 23 febbraio 2019 - Una pioggia di intonaco. Calcinacci sparsi ovunque. E, solo per caso, non ci sono stati feriti. È la situazione fotografata giovedì sera al Comando di polizia locale di via Seprio 9, zona De Angeli, dopo il crollo di porzioni di pannelli del controsoffitto nel locale spogliatoi, bagni e docce. Il tonfo, attorno alle 19.30: dei blocchi si staccano, cadono al suolo e si frantumano in mille pezzi che si sparpagliano come palline impazzite. Calcinacci finiscono pure nel lavandino e dentro il cestino dei rifiuti. Ad accorrere per primi sono gli agenti di polizia locale presenti in sede, che aprono la porta e si trovano davanti lo spettacolo. Fortuna ha voluto che in quel momento nessun agente si stesse cambiando in quei locali, né fosse sotto la doccia. Immediato l’intervento dei vigili del fuoco.

L’area resta inagibile, coi nastri di plastica bianchi e rossi sulla porta per bloccare gli accessi e un foglio appeso: «Non chiudere, telaio instabile». Una chiara indicazione caso mai a qualcuno fosse venuto in mente di chiuderla, per precauzione. «Non voglio immaginare le conseguenze, se durante il crollo fossero state presenti delle persone. Non so se l’origine sia un cedimento strutturale o infiltrazioni d’acqua, in ogni caso non si può finire il turno con la paura di ritrovarsi all’ospedale o magari al cimitero, invece di tornare a casa», tuona Maurizio Cremascoli, rappresentante sindacale Uil Fpl e rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. «Una situazione del genere non riguarda solo via Seprio ma più sedi di comandi, oltre che delle strutture pubbliche attorno. Penso ad esempio a via Anselmo Da Baggio, dove si trova il Municipio 7 e altri servizi. Chiediamo al sindaco e agli assessori competenti un piano straordinario di finanziamento per la messa in sicurezza delle sedi di lavoro, dove peraltro accedono pure i cittadini». «Abbiamo Comandi datati e fatiscenti, ma l’amministrazione comunale pone al primo posto non gli improcrastinabili investimenti, ma l’introduzione del badge», aggiunge il delegato del Sulpm Luigi Lomuscio.

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