Crisi di Governo, allarme Olimpiadi Sala: senza Draghi meno garanzie

Il sindaco: "Premier pronto a nominare uomini nella Fondazione 2026, ma se finisce si ricomincia da capo. Ci sono una serie di motivi pratici a favore della città che consigliano che l’esecutivo vada avanti"

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di Massimiliano Mingoia

In caso di caduta del Governo Draghi, le conseguenze negative per Milano non mancherebbero e potrebbero riguardare anche le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. In attesa delle comunicazioni di stamattina al Senato e alla Camera del presidente del Consiglio Mario Draghi, il sindaco Giuseppe Sala torna alla carica per affermare che la sopravvivenza del Governo sarebbe un vantaggio per il capoluogo lombardo: "Non so come andrà a finire, ma non posso non dire che per Milano è fondamentale che il Governo vada avanti. Al ritorno dalle vacanze avremo dei momenti difficili dal punto di vista sociale".

I cronisti, a margine della cerimonia in ricordo di Paolo Borsellino ai giardini di via Benedetto Marcello, incalzano il primo cittadino sulle ricadute milanese di un’eventuale crisi di Governo. Tra i temi toccali, i Giochi invernali del 2026. La domanda è netta: ci potrebbero essere conseguenze negative sulle Olimpiadi a causa della caduta del Governo: "Non direttamente. Però io stavo chiedendo, insieme a presidenti di Lombardia e Veneto e al sindaco di Cortina, di far entrare il Governo nella governance olimpica. Io penso che Draghi stesse pensando a questo ma anche a nomi e cognomi di chi poteva rappresentare il Governo nella Fondazione Milano-Cortina 2026. Io avevo fatto la richiesta di avere una figura alla Maurizio Martina in Expo 2015. Se arriva qualche altro presidente del Consiglio, si ricomincia da capo anche lì".

La coordinatrice della Direzione distrettuale antimafia di Milano (Dda) Alessandra Dolci, intanto, lunedì in Consiglio comunale ha invitato le istituzioni a tenere alta la guardia sulle infiltrazioni mafiose nelle Olimpiadi. Sala commenta: "Qual è la difficoltà sulle opere delle Olimpiadi? Per quanto riguarda Milano, non si tratta di opere pubbliche, ma di privati e quindi bisogna convincere i privati attuatori che c’è una convenienza di tutti ad attuare sistemi di vigilanza rafforzati. Lo faremo. Con una moral suasion rafforzata e con un Protocollo con Ance-Assimpredil, con l’incrocio delle banche dati si può fare molto".

Sala, inoltre, ribadisce un altro problema concreto per i Comuni che la caduta del Governo potrebbe aggravare: "Oggi non riusciamo a lanciare alcune gare con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) perché i fondi sono stati assegnati alcuni mesi fa e i prezzi sono aumentati. E non abbiamo la possibilità formale di lanciare i bandi. Ne stiamo parlando con il Governo per trovare una soluzione che ci permetta di partire con teoriche scoperture, avendo la garanzia che poi i fondi arriveranno". La conclusione generale del sindaco: "Se salta il Governo cosa succede, chi ci dà questa garanzia? Ci sono una serie di motivi, molto pratici, perché è giusto che il Governo vada avanti. Poi è giusto andare a votare, visto che siamo a fine della legislatura. Ma accorciarla adesso, in un momento critico, mi sembra sbagliato".

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