"La Crimea deve essere riconquistata". Quando un fumetto anticipa la realtà

Spazio Wow ospita 'Resistere', graphic novel del 2016 dei talentuosi cartoonist della Will Production Kiev

Una tavola del fumetto in mostra allo Spazio Wow

Una tavola del fumetto in mostra allo Spazio Wow

Milano - "L’operazione è estremamente importante per il futuro dell’Ucraina! La Crimea dev’essere riconquistata!"”. No, non è un brandello di quella tragica realtà che i telegiornali ci portano quotidianamente in casa ormai da quattro mesi da un confine d’Europa ripiombato repentinamente in una geopolitica preistorica.

Negli anni successivi alla fine della Prima Guerra Mondiale, quando la violenza delle armi tornava a esplodere: dalle ceneri dei vecchi imperi alcune giovani nazioni lottavano disperatamente per trovare il loro posto sulla scena europea. L”Ucraina in prima fila. Una pagina quasi dimenticata, anzi, volutamente rimossa dalla storiografia sovietica, il breve periodo che l’Ucraina visse come Repubblica Popolare indipendente. Riportato alla luce - i casi della vita sono straordinari, ed è proprio vero che spesso, più di quanto si creda, la realtà supera la fantasia - dai talentuosi cartoonist della Will Production, team costituitosi a Kiev nel 2016, responsabile artistico delle graphic novel Vlacheslav Buhalov. Gruppo autore di “Volja”: ovvero “Volere” o “Volontà”, tradotto in italiano in un opportunistico “Resistere!”, opera sorprendente, strepitoso il successo nel suo Paese, che, con tavole originali, viene presentata oggi a Milano, alle ore 16, nelle sale di Wow Museo del Fumetto. viale Campania12.

Edito da Dumas, “Resistere!”, primo volume di due, vanta una prefazione del bonelliano Antonio Serra, che ha intervistato l’ucraino Oleksandr Bondarenko: "Abbiamo dimostrato che non c’è bisogno di essere Marvel o Dc per creare una graphic novel di prestigio". La trama, o almeno il suo inizio: sotto la guida dell’etmano Pavlo Skoropadsky, l’Ucraina si è guadagnata l’indipendenza. Ma deve difendersi da truppe fedeli allo zar, dai bolscevichi di Lenin e Trotshij, dagli anarchici di Nestor Machno. In questo caos il maggiore Maxim Krivonis, dei servizi segreti ucraini, riceve l’incarico di aiutare la flotta del Mar Nero a issare la bandiera giallo-azzurra e passare in blocco dalla parte di Zelensky, pardon, di Kiev. Parte pet la fatale Odessa, il prode Krivonis, ma...

Un fumetto sconcertante “Resistere!”, per le anticipazioni del dramma presente, ma anche per lo stile “steampunk”, vale a dire ricostruzione di “come sarebbe stato il passato se una scoperta futura fosse avvenuta prima. Così, ogni capitolo della saga è corredato di una ricca e colta e documentata appendice storica. Dove si legge, per esempio, che l’operazione militare in Crimea venne condotta dall’esercito ucraino al comando del colonnello Petro Bolbochan. Che nel 1918 lo stemma dello Stato ucraino fu scelto fra quelli usati dall’esercito dei cosacchi di Zaporizhzhia nel XVIII secolo: era l’emblema del principe Volodymyr il Grande: il tridente. O, ancora, che fu Nestor Machno a introdurre per primo l’uso di carrozze armate, chiamate “carriole”, che grazie alla mobilità e alla potenza di fuoco si rivelarono molto efficaci. Ben prima delle batterie di lanciarazzi di Biden.

 

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