Covid: sì all’obbligo vaccinale per due ragazzi su tre

L’indagine di Ipsos e Save the Children: per il 73% degli adolescenti la scienza ci salverà. Contrasti in quattro famiglie su dieci

Il 66% dei ragazzi intervistati nelle regioni del Nord è favorevole all’obbligo vaccinale

Il 66% dei ragazzi intervistati nelle regioni del Nord è favorevole all’obbligo vaccinale

Milano - Credono nella scienza e nei vaccini al punto che due adolescenti su tre sono favorevoli all’obbligo vaccinale, solo uno su dieci non intende vaccinarsi. A scattare la fotografia della “Cittadinanza scientifica” dei ragazzi è Ipsos, che ha condotto un’indagine per Save the Children interpellando mille studenti da 14 ai 18 anni. Se per il 73% di loro "la scienza ci salverà dalla pandemia", quattro su dieci hanno dovuto affrontare contrasti in famiglia sui vaccini e la loro utilità. Non perché fossero loro gli scettici, anzi: tra i 390 che hanno dichiarato di avere avuto “battibecchi“ sul tema, nel 59% dei casi sono stati loro a convincere mamma e papà; solo nel 36% dei casi è accaduto il contrario. Il 67% del campione ha detto di essere stato lasciato libero di vaccinarsi o meno, il 22% lo ha fatto lo stesso anche se hanno provato a convincerlo del contrario, mentre all’11% è stato proprio impedito.

Nel campione , sono 257 gli studenti nelle regioni del Nord Ovest: se per il 72% "la scienza salverà dalla pandemia", il 66% ha anche ribadito che "la pandemia ha spinto a informarsi di più su questioni scientifiche".Quanto all’obbligo vaccinale, il 66% dice “sì“, due punti percentuali in più rispetto alla media nazionale. Questo non significa non ci siano dubbi tra gli adolescenti: il 10% dice di non averli ancora superati e di essere contrario alla vaccinazione, il 46% non ha mai avuto alcun dubbio mentre il 44% li aveva, ma se li è lasciati alle spalle, anche se spesso si sono sentiti confusi dalle informazioni trasmesse dai mezzi di comunicazione (62%). Al momento della rilevazione - nel mese di agosto - il 60% di loro aveva già fatto il vaccino, il 30% aveva dichiarato di volerlo fare.

In famiglia , molto più che a scuola o tra gli amici, si è discusso di più di ricerca scientifica nell’ultimo anno. "Gli adolescenti hanno pagato il prezzo più alto della pandemia: non è stata sottratta loro solo la libertà di muoversi negli spazi, ma quella di pensare al futuro con delle certezze – sottolinea Daniela Fatarella, direttrice generale di Save the Children –. Si sono trovati tagliati fuori dalla scuola, dalla socialità e da tutti quei punti di riferimento in cui erano cresciuti. Ma hanno mostrato ancora una volta di avere forza e di essere capaci di resilienza. La loro fiducia nella scienza è un segnale di grande importanza, che dimostra la loro voglia di guardare al futuro costruendolo su solide certezze. E a quella fiducia, bisogna dare risposte altrettanto concrete perché a questo punto non c’è più tempo".

La discussione sui vaccini non è stata molto toccata a scuola, "che si è ritirata in silenzio di fronte a un tema avvertito come fortemente divisivo". dicono da Save the Children, Solo il 17% del campione afferma di aver parlato di vaccini e ricerca scientifica principalmente in classe con gli insegnanti. I giovani si dividono, poi, quando viene chiesto loro chi dovrebbe prendere le decisioni sulle regole per combattere la pandemia: tre intervistati su dieci sostengono che debbano farlo gli scienziati, per tre su dieci i politici dopo aver ascoltato gli scienziati, e per altri tre su dieci i politici, ma dopo aver ascoltato gli scienziati e i cittadini. «I dati della ricerca Ipsos ci confermano la consapevolezza e il senso di responsabilità forte dei giovani, non possiamo continuare a non ascoltarli – conclude Raffaela Milano, direttrice dei Programmi Italia –. Smettiamola di renderli invisibili nelle scelte che li riguardano, apriamo nei Comuni, nelle scuole e associazioni spazi di partecipazione per progettare con i ragazzi e le ragazze il Pnrr sul territorio e lasciamo che siano loro a indicarci la strada per quello che sarà prima di tutto il loro futuro".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro