Covid, in Lombardia 5.415 le classi in isolamento. Le regole della quarantena a scuola

Nel complesso interessati 67.433 alunni e 3.320 operatori. Più colpiti i piccoli delle materne e i bambini delle elementari

Milano, 19 gennaio 2022 - Omicron conferma il suo alto tasso di contagiosità anche nelle scuole. E' infatti  boom di classi in quarantena nella scuole lombarde per effetto dei contagi Covid. Secondo il report di monitoraggio della Regione, al 16 gennaio sono 5.415 le classi in isolamento (1.838 nell'Ats di Milano), per un totale di 67.433 alunni e 3.320 operatori. Il tutto con una serie di problemi organizzativi e di gestione per le famiglie soprattutto di chi ha figli in tenera o tenerissima età. Al decremento delle misure restrittive osservato nelle settimane precedenti e connesso al periodo di chiusura per le vacanze natalizie segue un incremento che si evidenzia in tutti i cicli scolastici. Il trend dei contagi tra il 10 e il 16 gennaio è in aumento in quasi tutta la popolazione scolastica, in particolare tra i 3 e i 5 anni, mentre cala lievemente nella fascia 14-18.

Secondo il rapporto diffuso dall'assessorato al Welfare, la crescita dei contagi nella prima settimana di rientro in classe (54.654 rispetto ai 50.014 della settimana tra il 3 e il 9 gennaio) è più evidente tra i bambini delle materne (3-5 anni) e delle elementari (11-13 anni), dove i nuovi positivi sono aumentati rispettivamente dell'80 e del 37% rispetto in sette giorni. Alle superiori i contagi calano invece di circa il 20%, mentre alle medie restano più o meno stabili (+2,8%). L'incidenza ogni centomila abitanti più alta si registra nella fascia dai 6 ai 10 anni mentre scende da 9.682 a 7.960 in quella 14-18. La più colpita dalle restrizioni è la scuola primaria (1.805 classi, 24.107 alunni e 1.058 operatori isolati in quanto contati di caso positivo) seguita dalla scuola dell'infanzia (1.625 classi, 22.600 bimbi e 2.080 operatori).

Ecco cosa prevedono le norme attuali

  • NIDI E SCUOLE DELL'INFANZIA. Da 0 ai 6 anni, con «un caso di positività», si sospende l'attività didattica della classe per 10 giorni, con quarantena di pari durata e test di uscita, molecolare o antigenico, negativo.
  • ELEMENTARI - Con «un solo caso di positività nella classe», gli alunni restano in presenza ma «si raccomanda di consumare il pasto ad una distanza interpersonale di almeno 2 metri». In questo caso è prevista la «sorveglianza con test antigienico rapido o molecolare da svolgersi prima possibile dal momento in cui si è stati informati del caso di positività e da ripetersi dopo cinque giorni». Sempre alle elementari, «in presenza di almeno due casi positivi», si sospende l'attività in presenza e si applica la didattica a distanza per la durata di 10 giorni con  quarantena di pari durata e test in uscita.
  • MEDIE E SUPERIORI - Alle medie e superiori, in presenza di un caso di positività nella classe, la didattica prosegue in presenza, con l'obbligo di indossare mascherine FFP2 almeno per 10 giorni, ma «si raccomanda di non consumare pasti a scuola a meno che non possa essere mantenuta una distanza interpersonale di almeno due metri». Dai due positivi in classe in poi «le misure previste sono differenziate in funzione dello stato vaccinale». Gli alunni che non abbiano concluso il ciclo vaccinale primario, che lo abbiano concluso da più di 120 giorni, che siano guariti da più di 120 giorni e ai quali non sia stata somministrata la dose di richiamo, andranno in Dad per 10 giorni (con quarantena della durata di 10 giorni e test di uscita negativo per rientrare). Gli studenti che hanno concluso il ciclo vaccinale primario, che siano guariti da meno di 120 giorni o che abbiano ricevuto la dose di richiamo, potranno proseguire in presenza con l'obbligo di indossare FFP2 per almeno 10 giorni. Anche in questo caso «i raccomanda di non consumare pasti a scuola a meno che non possa essere mantenuta una distanza interpersonale di almeno due metri». La misura sanitaria è «l'auto-sorveglianza». In questo caso il Miur precisa che «alla luce della nuova normativa, i requisiti per poter frequentare in presenza devono essere dimostrati dall'alunno interessato» e che «l'istituzione scolastica, per effetto dell'intervento legislativo, è abilitata a prendere conoscenza dello stato vaccinale degli studenti in questo specifico caso». Sempre alle medie e alle superiori con almeno 3 casi di positività in classe è sospesa l'attività in presenza e si applica la didattica a distanza per 10 giorni. 
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Le nuove regole
Le nuove regole

 

Riapertura scuole, le nuove regole per il rientro in classe. Mense sorvegliate speciali

La novità?

Una ipotesi per rendere più snelle quarante e isolamento arriva  Andrea Costa, sottosegretario alla Salute:  "Il grande numero di tamponi che ogni giorno viene fatto nel nostro Paese sta mettendo in difficoltà anche le aziende sanitarie, pensiamo alla scuola, a cosa significhi fare tutti i tamponi ai ragazzi per dover rientrare a scuola. Credo che quando un ragazzo va in dad per 10 giorni, se per 10 giorni è asintomatico credo si possa prevedere il rientro in classe senza il tampone. Questa modifica - ha aggiunto- provocherebbe un grande sollievo ai territori, agli istituti scolastici ed alle famiglie".  E' di qualche giorno orsono l'allarme della Gilda, uno dei sindati della scuola: "Dall'indagine su tutto il territorio nazionale attraverso le proprie sedi provinciali, emerge una situazione molto preoccupante che rispecchia l'andamento generale dei contagi con circa il 30% di assenze tra il personale scolastico, tra positivi e quarantene.