Milano - Zero morti per Covid registrati ieri in Lombardia, per la terza volta dall’inizio del mese e in effetti dall’autunno del 2020, il primo anno di pandemia affrontato interamente senza vaccini. E il numero che più di tutti certifica la strage del Covid nella regione investita dal coronavirus per prima in Occidente è quello dell’aumento della mortalità complessiva nel 2020, indipendentemente dalle diagnosi dei tamponi: +31,85% nei comuni del Milanese rispetto al 2019, certifica l’ufficio servizi statistici della Città metropolitana che ha confrontato i dati provvisori e le stime dell’Istat con i decessi dell’anno precedente.
La distribuzione diseguale dell’impennata (+35,7% tra i maschi, +28,5% tra le femmine) è un’altra impronta digitale del coronavirus, come i picchi a ridosso delle due ondate pandemiche. A Milano città, la mortalità l’anno scorso è schizzata complessivamente del 33,6% rispetto al precedente, e del 39,2% per gli uomini, con punte oltre il 130% tra marzo e aprile e del 102,1% a novembre; anche tra le donne, ad aprile, i decessi si sono impennati anno su anno del 136,9%. Ma se il capoluogo è in linea con l’intera area metropolitana, nei 29 comuni dell’Adda-Martesana la mortalità è cresciuta del 40,1%, l’impennata peggiore tra le sette zone omogenee considerate nel report. Al contrario, in alcuni comuni dell’Alto Milanese i decessi, almeno l’anno scorso, sono rimasti pressoché invariati rispetto al 2019, e addirittura a Bernate Ticino (tremila abitanti lungo il confine Nord-Ovest della provincia) sono diminuiti del 3,6%. È accaduto anche in alcuni paesi del Magentino, mentre a Magenta la mortalità cresceva del 26,6%, e ad Abbiategrasso del 30,7%.
Alcuni dei paesi più martoriati (sempre nel 2020, che non tiene conto della terza ondata dello scorso marzo) sono a Sud-Ovest della metropoli, verso il confine col Pavese: i morti sono raddoppiati (+100%) a Noviglio; cresciuti del 76,5% a Morimondo e del 60% a Vermezzo con Zelo. Nel Nord Milano, che ha avuto un aumento complessivo del 28,5%, i ventimila abitanti di Cormano hanno pagato il tributo più pesante, con un’impennata di decessi del 74,7%. A Nord Ovest del capoluogo, il più colpito è stato Pogliano Milanese (+52,9%), mentre a Sud-Est è stato Tribiano, 3.600 anime lungo il confine col Lodigiano del “paziente 1“, e morti più che raddoppiate (+115,4%). Al contrario a Sud-Ovest di Milano spiccano i casi di Buccinasco, che ha limitato l’aumento di mortalità all’8%, e Pieve Emanuele, dove i decessi annuali sono addirittura diminuiti del 16,4%, con incrementi mensili solo a marzo, maggio e novembre. Purtroppo la stessa zona è stata particolarmente colpita quest’anno dalla terza ondata di coronavirus.
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