Covid, giovani a rischio: "Dal lassismo alle chiusure, ragazzi bombe a orologeria"

Risse, vandalismi, baby rapinatori nel Milanese e non solo. Lo psichiatra Paolo Crepet: isolamento forzato e dad miscela esplosiva

Rissa tra giovanissimi

Rissa tra giovanissimi

Milano, 23 gennaio 2021 -  Risse, vandalismi, baby rapinatori che taglieggiano i coetanei. Nel sud-est milanese gli ultimi dieci giorni vanno in archivio con una serie di fatti di cronaca con progonisti giovani e giovanissimi. A San Giuliano i carabinieri hanno arrestato due rapinatori di 15 e 16 anni che derubavano i coetanei di soldi e cellulari. Nella stessa città un gruppo di vandali ha danneggiato un cantiere abbattendone recinzioni e cartelli, mentre a Melegnano gruppi di ragazzini si sono affrontati in una duplice rissa in piazza, dopo aver violato il coprifuoco notturno. Non un caso isolato, ma un vero fenomeno che sta riguardando più località non solo in Lombardia, ma anche nel resto d’Italia. Quanto l’isolamento da Covid può influire su questi comportamenti, segnali di un indubbio disagio tra le fasce più giovani della popolazione, è oggetto di analisi da parte degli esperti come Paolo Crepet, psichiatra, sociologo, educatore.

Professor Crepet i giovani aggressivi sono figli di lockdown e restrizioni? "In parte sì. I ragazzi sono passati dal lassismo di famiglie ultra permissive alle regole imposte da uno Stato che si è trovato, sull’onda della pandemia, a introdurre delle limitazioni anche sul fronte della socialità. La somma di questi elementi è una miscela esplosiva. I giovani sono come in una pentola a pressione: se si toglie il coperchio, c’è il botto".

Da cosa deriva in particolare la violenza? "Dall’essere abituati a libertà inaudite. Quando queste vengono meno, si esplode".

Stiamo educando i ragazzi all’isolamento? "A un isolamento forzato, e la didattica a distanza non aiuta. Chi pensava che questo metodo, applicato a oltranza, non portasse ad una ribellione è un ingenuo".

Quali le conseguenze di un uso prolungato della Dad? "Intanto ci sono le ricadute sulla preparazione scolastica: meglio non pensare che un domani la classe dirigente italiana sarà composta dalla generazione formata a suon di Dad. E poi c’è l’intelligenza emotiva, che non può prescindere dal contatto con gli altri. Quanto può essere emotivo un pc?"

E i social? "Il loro uso si è accentuato, tra i rischi ci sono l’amplificazione e l’emulazione di comportamenti scorretti".

Qual è la ricetta per uscirne, ammesso che ce ne sia una? "Riaprire le scuole. Il più in fretta possibile. La riorganizzazione dei trasporti non diventi un alibi per procrastinare".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro