Bollettino Covid di oggi 1 febbraio: un solo nuovo caso a Sondrio

Dietro Milano con 305 positivi in più, c'è Varese con 223.

L’esecuzione di un esame rapido con il tampone antigenico

L’esecuzione di un esame rapido con il tampone antigenico

Milano, 1 febbraio 2021 - Il mese di febbraio significa il ritorno in zona gialla per la Lombardia che saluta la riapertura di 51mila tra bar, ristoranti e agriturismo che possono finalmente servire il pranzo al tavolo e il caffè al bancone fino alle 18. Poi resta la possibilità del delivery. Un "antipasto" di normalità da vivere tuttavia con responsabilità e prudenza come ha ricordato questa mattina il governatore Fontana.  "Non è un liberi tutti". Frase che suona come monito dopo la folla per le strade che si è registrata in varie città nel fine settimana, quando sventolava ancora "bandiera rossa".  Così anche dal ministro Speranza e dal virologo Pregliasco è arrivato l'appello a comportamenti virtuosi per evitare il pericolo di una terza ondata. Sul fronte sanitario, intanto, l'accordo a livello regionale per eseguire i test rapidi antigenici nelle farmacie. 

I dati/la tabella

I dati di lunedì 1 febbraio
I dati di lunedì 1 febbraio

Ne dettaglio

A fronte di 17.151 tamponi effettuati, sono 1.093 i nuovi positivi (6,3%). I guariti/dimessi sono 3.643. In terapia intensiva risultano 371 pazienti, 9 in piu di ieri, mentre quelli non in terapia intensiva sono 3.489 (-14). I nuovi decessi sono 52, per un totale di 27.150.  Ecco i nuovi casi per provincia: a guidare la classifica è sempre Milano con 305 positivi in più di cui 156 a Milano città.  Dietro il capoluogo Varese con 223. Quindi Brescia 169; Como 119; Monza e Brianza 85, Bergamo 47, Mantova 36, Cremona 31; Pavia 27 Lecco 21 e Lodi 10. Spicca il virtuoso dato relativo alla provinca di Sondrio con un solo caso in più. 

 

Qui i dati nazionali

 

Vaccinazioni e polemiche

Domani potrebbe essere invece il giorno dell'annuncio di Guido Bertolaso come commissario per l'organizzazione del piano vaccinale anti-Covid esteso a tutta la popolazione. Quanto a vaccinazioni, diverse Ats regionali cercano personale sanitario che si renda disponibile per la somministrazione dei vaccini a titolo gratuito come "atto di volontariato". La denuncia viene dagli Ordini delle professioni infermieristiche della Lombardia che hanno chiesto al Pirellone delucidazioni in merito. 

Letalità: Lombardia prima

La letalità di Covid-19 in Italia nella seconda fase dell'epidemia è del 2,4% a ottobre e dell'1,5% nei mesi estivi, più bassa rispetto al 6,6% della prima fase durante la quale però l'accessibilità rallentata ai test diagnostici e la diversa distribuzione geografica dei casi potrebbero aver fornito un dato distorto. I più alti valori sono stati osservati in Lombardia (5,7%) ed Emilia Romagna (5,0%), mentre i livelli più bassi si rilevano in Umbria (2,3%) e Molise (2,4%).

Ferrovieri contagiati: riconosciuto infortunio sul lavoro

Da aprile ad oggi, sono già cinque i casi di "infortunio" riconosciuti dall'Inail ad altrettanti ferrovieri che hanno contratto il Covid‐19 durante lo svolgimento della loro attività. Lo fa sapere la Filt-Cgil di Milano e Lombardia. "Questa -  dicono, - è un'ulteriore testimonianza del lavoro prezioso ed indispensabile che i ferrovieri hanno continuato a svolgere, anche durante la fase più acuta del contagio, per garantire la mobilità delle merci e delle persone".

 

Bergamo: l'anagrafe per Ie fragilità

I dati epidemiologici di Ats Bergamo raccontano che la pandemia Covid ha colpito nella Bergamasca soprattutto i pazienti fragili, prevalentemente anziani, con presenza di patologie croniche, i soggetti in condizioni di vulnerabilità socioeconomica e isolamento sociale, gli ospiti di strutture comunitarie residenziali assistenziali sociosanitarie. Sulla base di questa premessa è nato il progetto 'Verso un'anagrafe per la fragilità', condiviso da tutte le Amministrazioni Comunali della Provincia di Bergamo, 3 distretti, 14 Ambiti, 243 comuni, in raccordo con il Consiglio di rappresentanza dei Sindaci: si pone l'obiettivo di programmare e costruire, attraverso un'indagine tramite interviste domiciliari di cittadini ritenuti a rischio, una rete di servizi sociali e socio-sanitari che, in un'ottica di contrasto e prevenzione al Covid, rispondano in modo efficace alle nuove esigenze della popolazione". Il focus è su 9 mila persone ritenute in condizioni di elevata fragilità, di cui 1.440 residenti a Bergamo città. E per l'85,6% sono cittadini over 65 anni.

 

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